Proseguono le attività della Regione Calabria, la cui giunta, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, è stata impegnata nella presentazione del progetto di riqualificazione di Gerace e nella sigla dell’accordo per il contrasto agli incendi boschivi e per salvare le Terme Luigiane.
Gerace, Porta del Sole: illustrato il progetto finanziato con 20 milioni di euro
«La notizia del decreto di concessione del finanziamento di 20 milioni di euro da parte del Ministero della Cultura rappresenta il raggiungimento di un importante obiettivo perseguito mediante la partecipazione al bando ministeriale Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sulla linea A dei borghi nell’ambito del quale il Governo regionale ha candidato come destinatario dell’intervento Gerace, luogo che ha mantenuto nel tempo la riconoscibilità della sua struttura insediativa storica.»
Con questa parole l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Attrattori culturali Rosario Varì ha introdotto, in Cittadella a Catanzaro, la conferenza stampa di presentazione del progetto di rigenerazione culturale, sociale ed economica Gerace, porta del sole, formulato in risposta all’invito del Ministero della Cultura alla candidatura di un borgo per regione da finanziare nell’ambito delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
«Abbiamo atteso – ha specificato l’assessore – che si compisse questa formalità amministrativa per presentare gli interventi previsti nel progetto finanziato, che ha come finalità la rigenerazione culturale economica e sociale del borgo puntando sull’identità territoriale che diviene attrattore culturale per costruire un modello di sviluppo economico, generatore di rilancio occupazionale e di attrattività residenziale. Si tratta di una serie di interventi volti al recupero e alla valorizzazione di edifici, a migliorare l’accessibilità del borgo, all’erogazione di servizi turistici, culturali e di animazione, formativi e di incentivi alle imprese. Tutte azioni, queste, volte allo sviluppo territoriale delle quali beneficerà non solo Gerace, ma tutta la nostra Regione.
«Tre le parole chiave – ha aggiunto infine Varì – rigenerare, ripopolare e valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni di questo borgo, facendolo diventare una ricchezza condivisa». Le attività tecnico-amministrative di applicazione dei criteri per la selezione del borgo – indicati dal Ministero della Cultura – e di redazione progettuale sono state svolte dal Dipartimento Sviluppo economico e Attrattori culturali e dal Comune di Gerace.
«L’Amministrazione comunale di Gerace – ha dichiarato l’assessore comunale alla Cultura, Salvatore Galluzzo – ringrazia il presidente Occhiuto, l’assessore Varì e il suo staff tecnico per il lavoro e il supporto prezioso. Siamo sicuri che la nostra città saprà cogliere questa grande opportunità per rendere Gerace meta ancora più appetibile a livello turistico e culturale, sia a livello nazionale sia internazionale». Sono intervenuti anche il direttore generale del Dipartimento Sviluppo Economico e Attrattori culturali Fortunato Varone, e la dirigente di settore Carmen Barbalace. Per Varone si tratta «di un grande progetto che parte dalle peculiarità di un territorio per esaltarle. Un risultato importante ottenuto grazie a un lavoro intenso. In questo Dipartimento ho trovato una squadra di professionisti eccellenti che mi onoro di dirigere.»
«È stato realizzato un grande lavoro in perfetta sinergia – ha aggiunto Barbalace. – Il PNRR si basa sulla resilienza, che è quella che mettiamo in campo tutti noi con l’attesa e l’aspettativa di valorizzare al meglio i nostri attrattori culturali, affinché la regione Calabria venga conosciuta e apprezzata per come merita.»
Gerace, porta del sole si suddivide in nove interventi mirati che risponderanno alle esigenze della comunità e del visitatore/turista.
Artinborgo Festival (600mila euro): verrà potenziato il festival Il borgo Incantato: l’arte di strada nei vicoli che si svolge dal 1999 con ulteriori eventi volti alla valorizzazione del patrimonio storico e architettonico, del sistema produttivo locale e dell’identità locale in chiave partecipativa.
Hub Creatività Mediterranea (1,5 milioni di euro): si prevedono due laboratori, il primo di restauro, dove i beni culturali del borgo diventeranno un laboratorio per giovani, università, accademie di belle arti e associazioni locali; il secondo di artigianato che punta a essere un luogo di studio, ricerca e apprendimento delle tradizioni manifatturiere artigianali.
Hub formazione turistica (600mila euro): recupero e adeguamento locali ex-mattatoio e dello spazio esterno chiostro del Convento della Chiesa di San Francesco d’Assisi da adibire a spazio all’aperto per eventi, seminari, rete di scambio socio-culturale e corsi di formazione per accompagnatori turistici.
Albergo diffuso (7,7 milioni di euro): riuso e adeguamento di abitazioni con la realizzazione di 160 posti letto di lusso, centri benessere e lavoro cooperativo con spazi artistici in cui ogni stanza/diventi luogo anche di esposizione.
Accessibilità fisica (3 milioni di euro): accesso facilitato al borgo per la limitazione veicolare del traffico nel centro storico.
Sistema di illuminazione integrato (800mila euro): impianti di illuminazione decorativa e artistica per i monumenti.
Gerace porta digitale (600mila euro): servizi digitali per la fruizione del patrimonio artistico e culturale.
Incentivi per lo sviluppo (4 milioni di euro): incentivi per le Piccole e Medie Imprese, nuove imprese femminili e giovanili e imprese del terzo settore operanti in ambito culturale, artistico, turistico, ricreativo e sociale.
Marketing territoriale (1,2 milioni di euro): proposta di candidatura del borgo a patrimonio Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura; attività di formazione e sviluppo delle capacità per migliorare le potenzialità espresse e inespresse del territorio e l’accoglienza turistica; attività di comunicazione e promozione delle risorse artigianali e turistiche.
Regione, ANAS e Protezione Civile insieme per la prevenzione e il contrasto agli incendi boschivi
Presso la sede della Regione Calabria si è tenuta una riunione di coordinamento per l’esame delle misure di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi e di interfaccia con le infrastrutture stradali, in vista della prossima stagione estiva.
All’incontro, presieduto dall’Assessore alle Infrastrutture Mauro Dolce, hanno partecipato, oltre al Direttore del Dipartimento Regionale della Protezione Civile Domenico Costarella, e al Responsabile dell’unità organizzativa rischi ed emergenze Michele Folino Gallo, il Responsabile della Struttura Territoriale Calabria dell’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali Francesco Caporaso e il Responsabile Area Gestione Rete Autostrada del Mediterraneo, Massimiliano Campanella, Antonio Ruffa del comando dei Vigili del Fuoco e Giovanni Greco, sindaco del Comune di Castrolibero, in rappresentanza della sezione calabrese dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
La riunione si è resa utile per definire e programmare le idonee misure preventive di monitoraggio e per migliorare l’approccio coordinato e integrato tra le varie componenti del sistema di Protezione Civile ai fini della lotta attiva e sulla prevenzione degli incendi.
Le sale operative dell’ANAS, allo scopo di prevenire o mitigare le conseguenze determinate dagli incendi di interfaccia con le opere infrastrutturali o civili, invieranno la segnalazione di ogni potenziale innesco di incendio rilevato attraverso la rete di sorveglianza e dei tecnici presenti sui cantieri, in tempo reale, alla Sala Operativa Unificata della Protezione Civile, per le conseguenti azioni dei soggetti preposti: Vigili del Fuoco, Calabria Verde e associazioni di Volontariato.
«Grazie alla collaborazione con ANAS, che attraverso il proprio personale tecnico e di esercizio è presente in maniera capillare sul territorio, viene potenziato il sistema regionale di prevenzione degli incendi, contribuendo a preservare il territorio e la percorribilità delle infrastrutture» ha affermato l’assessore Dolce al termine dell’incontro.
Terme Luigiane: c’è l’ok all’accordo tra Terme Sibarite e Sateca
La Giunta della Regione Calabria ha approvato, durante l’ultima riunione, una delibera con cui viene attuata una recente legge approvata dal Consiglio regionale e attraverso la quale si autorizza Fincalabra ad entrare nel capitale sociale di Terme Sibarite, di ricapitalizzarla, e di permettere alla società di sottoscrivere con la Sateca un contratto di fitto d’azienda per il controllo e la gestione delle Terme Luigiane, con opzione all’acquisto che si potrà esercitare entro il 31 dicembre del 2024.
L’assemblea dei soci di Sateca ha accettato l’offerta della Regione, e le tempistiche proposte dal governo regionale, si potrà dunque procedere nella direzione indicata dal presidente Occhiuto.
Le Terme Luigiane, al momento chiuse, con un contenzioso aperto tra Comuni e società privata, e con il serio rischio che non potessero più riaprire, potranno auspicabilmente ospitare nuovamente ospiti e turisti entro la fine di luglio.
Un’operazione positiva, realizzata anche grazie a Sateca, che ha aderito a una proposta conveniente per entrambe le parti e che mira al rilancio del sistema termale regionale e al definitivo recupero di un presidio, le Terme Luigiane, conosciuto in tutto il mondo e dalla grandissime potenzialità.