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Programmazione, sistema idrico e sanità: le opinioni del PD all’indomani del Consiglio Regionale


GRF

«Purtroppo anche in occasione di questa seduta siamo costretti a osservare i soliti limiti registrati in questi anni sulla spesa dei fondi comunitari.»
Lo ha sostenuto, durante l’ultima seduta di Consiglio regionale, il capogruppo del PD Mimmo Bevacqua, che ha chiesto alla maggioranza di centrodestra un’assunzione di responsabilità e un cambio di atteggiamento, rispondendo a una provocazione del presidente Antonio Montuoro che addossava tutte le colpe alle precedenti esperienze di governo.
«Se è vero, come voi dite, che le responsabilità di questi ritardi sono delle precedenti giunte regionali, quindi della presidente Jole Santelli e, ancor prima, del presidente Mario Oliverio, non si può non rilevare che l’attuale struttura amministrativa è la stessa da anni e voi l’avete confermata. La sfida vera è quella della burocrazia che non riesce a stare al passo – ha sottolineato Bevacqua. – Il vulnus reale è quello della burocrazia sul quale si continua a non intervenire. C’è un ritardo della spesa inaccettabile, abbiamo ancora un miliardo da spendere fino a fine anno e non si può arrivare con questo livello di approssimazione in Aula, costretti a fare delle modifiche all’ultimo istante. Il Consiglio così non può essere altro che il passacarte per decisioni assunte dalla giunta. Perché nella programmazione non ci sono risorse per il trasporto pubblico locale? O risorse di sostegno per le persone che soffrono? Si tratta di temi che riguardano tutti e che dobbiamo affrontare con senso di responsabilità. Noi siamo disponibili, come gruppo del PD, a prestare la nostra collaborazione per l’aumento della spesa nei settori fondamentali, ma serve un cambio di atteggiamento da parte della maggioranza, altrimenti non ci sarà alcuna speranza di sviluppo per la Calabria.»
«Siamo stati costretti a tornare per la terza volta in Aula per lo stesso provvedimento in ordine all’Autorità idrica – ha dunque affermato Bevacqua intervenendo sulle ulteriori modifiche alla proposta di legge norme in materia di servizio idrico integrato. – È evidente che non c’è la capacità di individuare un percorso legislativo razionale ed efficace, ma questa approssimazione non è più accettabile.
«Non so se gli annunci serviranno a offrire ai calabresi servizi migliori o a lasciare nuovi problemi e debiti – ha detto ancora Bevacqua. – Quello che è chiaro è che stiamo facendo delle modifiche dopo l’intervento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione sulla disciplina delle quote proprietarie. Avremmo voluto però che ci fosse stato il coinvolgimento degli Enti Locali e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani per una maggiore concertazione su provvedimenti così rilevanti per il territorio. Ci asterremo sul provvedimento per evitare che si possano perdere ulteriori finanziamenti, ma siamo preoccupati per questo modo di operare che provoca ritardi e aumenta la distanza tra enti locali e Regione.»
«Ancora una volta è stata fatta arrivare in Consiglio una proposta del Commissario ad acta che, in realtà avrebbe potuto mettere in atto con suo decreto, per dare un po’ di respiro agli ospedali calabresi, stavolta nei settori di rianimazione e anestesia. Si tratta di un modo operativo che non serve a nessuno» ha infine dichiarato Bevacqa esprimendo la posizione dei dem in ordine alla proposta di legge contenente Disposizioni straordinarie per assicurare i livelli essenziali di assistenza nel sistema sanitario regionale approvata dal Consiglio regionale.
«Capiamo lo sforzo che fa il presidente Roberto Occhiuto per superare le difficoltà, comuni anche a molte altre Regioni, ma questi tentativi  sembrano estemporanei e non una soluzione organica per fronteggiare l’emergenza generale che ci troviamo a vivere. Da tempo abbiamo chiesto una seduta da dedicare appositamente al sistema sanitario calabrese per capire la visione del Commissario e il suo progetto generale. Così facendo, invece, continuiamo soltanto ad assistere a proposte isolate e spesso senza effetti. I medici cubani, ad esempio, dovevano arrivare ad agosto e ancora non ne abbiamo visto nessuno. Il Consiglio va coinvolto sulla discussione vera sui problemi che riguardano la sanità con la presentazione in Aula del piano sanitario operativo del quale non si ha traccia. Il gruppo del PD allora darà un giudizio di merito.»


Gedac

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