Di Massimo Pedullà
Verdina che sì di tanta lucentezza brilli,
se tu potessi illuminar la nostra mente,
che ben di tutto ciò che noi guardiamo è grande.
Verdina degli amanti,
che, con lor, nello scuro della notte
ti assenti e ti accompagni,
in quell’intreccio di lor follie
ed amorosi sensi,
e destarti non vorresti mai,
in quell’aura prima del giorno
che tanta colpa porta,
col passar del lor desio
che dura tanto poco quanto l’affanno.
O venerata, se potessi io vagar con te
e le altre stelle che nel nulla stanno,
e poter nominare
il tanto Nominato,
con esulto e senza inganno.
Foto: mooseek.com