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PD Calabria: il dissesto idrogeologico, l’incontro nella Piana e la legge sul consigliere supplente


Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha lanciato il monito sulla prevenzione del dissesto idrogeologico, incontrato i simpatizzanti della Piana di Gioia Tauro in vista della Conferenza Programmatica e commentato il ritiro della proposta di legge sul consigliere supplente.

«Prevenire il dissesto idrogeologico è fondamentale. La Regione non perda più tempo»

«Il documento diffuso da Legambiente sui cambiamenti climatici e sui fenomeni estremi a essi legati desta grande preoccupazione. La Calabria, secondo i dati raccolti per il 2022 dall’associazione ambientalista, risulta essere tra le Regioni più a rischio e il governo regionale non può continuare a ignorare il problema.»
Ad affermarlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, che così prosegue: «La prevenzione di fenomeni di dissesto idrogeologico legati ai cambiamenti climatici, all’erosione costiera e alla carente manutenzione del territorio, assume caratteri ancora più urgenti e deve tornare al centro dell’azione politica del governo regionale. Da tempo – ricorda Bevacqua, – sollecitiamo il centrodestra sulla questione e io stesso avevo inviato al governatore Roberto Occhiuto un progetto normativo contro il dissesto idrogeologico e la rivitalizzazione delle zone montane, denominato TerraFerma, che era stato presentato dal gruppo del PD già durante la precedente legislatura. Siamo preoccupati della scarsa sensibilità riscontrata verso tali tematiche e che ci eravamo  permessi di rilanciare anche nel corso degli incontri da noi promossi con Associazione Nazionale Comuni Italiani e sindacati regionali
«La cura del territorio e dell’ambiente – conclude Bevacqua, – sono fondamentali anche per immaginare qualsiasi forma di sviluppo per la Calabria, a partire dal comparto turistico e da quello agricolo. Ci auguriamo, dunque che questi dati possano far riflettere il governo regionale e il suo presidente Occhiuto per affrontare con urgenza e determinazione la questione ed evitare di versare le solite lacrime di coccodrillo a ogni tragedia che si presenta. Il presidente Occhiuto e la sua giunta dimostrino quella lungimiranza richiesta a chi oggi è chiamato a dare risposte a una terra e fragile come la Calabria. Se vuole aprire un dibattito e un confronto su tutto ciò noi ci siamo.»

“La Piana area strategicamente centrale”

Il futuro della Piana e della Calabria e il ruolo che il PD sarà chiamato a svolgere nel prossimo futuro al centro dell’incontro organizzato dal circolo di Cittanova in preparazione della Conferenza Programmatica Calabria, al quale hanno preso parte numerosi militanti, i rappresentanti locali del PD, gli amministratori locali e tantissimi cittadini del territorio.
Il dibattito aperto dal segretario Girolamo Demaria è stato ampio e proficuo e ha registrato numerosi e qualificati interventi di ospiti esterni e la partecipazione del senatore e segretario regionale del PD Nicola Irto.
Tanti gli spunti anche in vista del percorso congressuale nazionale che si svolgerà nei prossimi mesi e che dovrà portare alla rifondazione e alla rigenerazione del PD. Un percorso analogo a quello intrapreso dal partito calabrese dall’elezione del nuovo segretario, avvenuta poco meno di un anno fa.
«Incontri come questo – ha detto Irto, – sono fondamentali lungo questa strada e consentono quel confronto e quella partecipazione che era mancata durante la fase di commissariamento e consentiranno al PD di recuperare il rapporto con la base e i territori.»
Dal dibattito è emersa la necessità che la Piana di Gioia Tauro/Rosarno, che rappresenta, oggi, per la presenza della struttura portuale, l’area strategicamente centrale della Calabria, abbia risposte organiche e complessive ai bisogni di modernizzazione, di efficienza dei servizi pubblici, di sanità, di legalità, di politiche del lavoro, di sviluppo sociale ed economico.
Una realtà ricca di complessità, novità, ritardi, che necessita di un progetto economico/sociale coeso, mettendo in rete le diverse risorse territoriali, culturali e umane che possiede, a cui va assegnato un ruolo di area di sviluppo sostenibile e non semplice territorio di servizio, come intende fare con le sue scelte il Presidente della Regione Occhiuto.
È stata per questo espressa la netta contrarietà al raddoppio inutile e dannoso del Termovalorizzatore di Gioia Tauro.
Così come particolari accenti critici sono venuti nei riguardi della totale inazione del commissario per la sanità Occhiuto per il superamento delle forti criticità delle strutture sanitarie pianigiane.
Inoltre, grande preoccupazione è stata espressa da tutti in ordine al progetto di autonomia differenziata che il governo Meloni sta portando avanti e al quale il PD, a tutti i livelli, si opporrà duramente per evitare che venga spaccato il Paese e il Sud possa essere ancora penalizzato.
La Piana, è stato affermato, ha bisogno di avere risposte, che non sono quelle della destra, e ha necessità di ritrovare fiducia e speranza.
Il PD vorrà essere, assieme a tanti altri soggetti sociali e culturali presenti e disponibili, parte di un processo di rinnovamento e sviluppo di questo territorio, per prepararlo a fronteggiare le sfide complesse che l’attendono.

“Sulla legge che voleva istituire il consigliere supplente avevamo ragione”

“Il ritiro della proposta di legge che avrebbe voluto istituire la figura del consigliere supplente, era inevitabile. Lo avevamo immediatamente suggerito alla maggioranza di centrodestra, ammonendo sia sull’aumento dei costi sia sui profili di opportunità politica e di costituzionalità per come è stato evidenziato in questi giorni da vari esperti della materia.”
A sostenerlo è il gruppo del PD in Consiglio regionale. “La spaccatura del centrodestra sul tema, che ha portato a una discussione accesa fra i partiti che sostengono il governo Occhiuto – aggiungono i consiglieri regionali del PD, – non è un buon viatico per il futuro della Regione e ha fatto capire chiaramente che dietro questa proposta non vi era alcun obiettivo di miglioramento della macchina legislativa, ma soltanto la necessità di avere qualche poltrona in più, utile agli equilibri di maggioranza.”


Gedac

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