Di Massimo Pedullà
Attimi, momenti vaghi
di stato confusionale,
in cui, disorientato,
quasi a non capir chi sono
nella pineta vago
In cerca dell’identità mia che non trovo;
forse sarà altrui la colpa,
o sarò colpa io per loro,
o forse è nel canto delle cicale,
che sui pini a centinaia stanno,
così a me pare;
smarrimento che in me cresce,
in quel pensare
ciò che a loro ci accomuna.
La fermezza in un punto,
la precarietà e il cicalare.
Foto: eticamente.net