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Costume e Società

Le magie di Caraffa del Bianco ci aiutano a riscoprire il genio di Vincenzo Bellini


GRF

Una realtà che, come nel caso che stiamo per trattare, ha visto coinvolti parte dei cittadini di Caraffa del Bianco, una chiesa del ‘700, un romanzo e il suo scrittore. Questi gli ingredienti di un viaggio straordinario che è stato ideato e voluto dall’Amministrazione Comunale del posto e dalla Pro Loco. Una fiumana di emozioni, riversatasi la sera del 20 dicembre nella chiesa Santa Maria degli Angeli di Caraffa del Bianco, presso la quale è stato presentato il romanzo dello scrittore catanese Luigi La Rosa Nel furor delle tempeste: breve vita di Vincenzo Bellini, edito da Piemme. A fare da moderatore a tale salto a ritroso nel tempo ci ha pensato il giornalista Rocco Muscari.
Tutto ha avuto inizio dopo i saluti di Eugenio Salmaso, parroco del posto, del sindaco Stefano Umberto Marrapodi, del presidente della Pro Loco Antonio Minnici e Giuseppe Fornazar (che non hanno mancato di ringraziare l’artista Francesco Marrapodi, che ha fatto da tramite tra lo scrittore e le suddette istituzioni). Come dicevamo, tutto ha avuto inizio dopo i saluti del parroco, quando il giornalista Jacopo Giuca e lo scrittore La Rosa sono entrati in quella dimensione cartaceo/temporale che li ha catapultati nel passato. Un tuffo straordinario, in cui si è immerso anche il pubblico e l’attore Bruno Siciliano, che ha recitato alcuni passi del romanzo che, redatto da una delle penne più abili del momento, è ambiento nei primi dell’800 e riporta la breve vita del musicista Bellini, a cominciare dal suo arrivo a Napoli e passando attraverso il suo viaggio a Londra e infine a Parigi, dove ha vissuto le ultime albe della sua giovane vita. Uno dei romanzi storici più belli degli ultimi anni, strutturato al meglio, e atto a generare, tra tutte, un’esplicita domanda: quali altre ricchezze musicali ci avrebbe lasciato Bellini se il suo respiro non fosse stato troncato così presto?
Terminata la presentazione del libro, il pubblico si è portato in piazza, dove i ragazzi della Pro Loco hanno allestito un buffet messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale.


Gedac

Francesco Marrapodi

Francesco Marrapodi approda a Métis dopo aver ricoperto importanti ruoli in altre testate giornalistiche. 
È stato Redattore Capo per la provincia di Reggio Calabria de “L’Attualità”, collaborato con “Calabria Letteraria” e con “Alganews”, nonché con la testata giornalistica “In Aspromonte”. 
Ha studiato tecniche e metodi di scrittura del “Gotham Writers' Workshop”, è stato inserito nell’antologia “Ho conosciuto Gerico” in onore di Alda Merini con la poesia “La Nova” e fa parte dell’“Unione Poeti dialettali di Calabria”.
L’8 agosto del 2014 ha realizzato sulla spiaggia di Bianco una statua di sabbia raffigurante Papa Francesco, evento recensito da “Famiglia Cristiana” per il quale ha ricevuto il ringraziamento e la benedizione del Papa in persona. 
Si è reso inoltre promotore di una campagna contro l’inquinamento marino con “La morte di Poseidone”, statua di sabbia che ha suscitato grande interesse in tutto il mondo. 
Francesco è oggi un punto di riferimento redazionale su Bianco e dintorni, con un ruolo di primo piano nella Redazione Cultura.

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