Carnevale
Di Luisa Totino
Carnevale,
il tempo
del celato ostentamento
e del carnale divertimento
sale sul palco del compiacimento.
Ogni prudenza lascia il passo
a un’arcana decadenza,
e ciascuna coscienza
è libera da morale licenza.
Nasconder se stesso
con galante permesso,
lasciando trasparire
solo uno straniero riflesso,
che il cuore resta perplesso,
perché sottomesso, ignaro,
all’incalzante progresso.
Quante maschere,
di trine e pizzi,
sfilano tra lazzi e frizzi, e non ci accorgiamo
di indossarle ogni dì,
senza da noi separarle.
Davanti all’orrore, davanti al peggiore,
copriamo il viso con sguardo arreso.
L’ipocrisia è sempre letale,
per un mondo bello e ideale.
E anche se a Carnevale ogni scherzo vale,
che questo non diventi reale,
diamo alla passeggera festa ciò che è tale.
A farci riflettere
ci penserà la contrizione quaresimale!