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Regione: l’accordo con le procure, l’intesa con la FITP e il manifesto per la politica sociale

Proseguono le attività della Regione Calabria, la cui giunta, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha siglato un accordo con le procure del distretto di Reggio Calabria, Firmato il protocollo d’intesa con la Federazione Italiana Tradizioni Popolari, e aderito al Manifesto per un nuovo sistema di politica sociale.

Siglato accordo tra Regione Calabria e procure del distretto di Reggio

È stato siglato nella sede del Consiglio regionale della Calabria il primo storico protocollo d’intesa tra Regione e Procure del Distretto di Reggio, con il sigillo del Ministero della Giustizia. A firmarlo il Vicepresidente della Calabria Giusi Princi, e il Procuratore Generale della Repubblica di Reggio, Gerardo Dominijanni.
Si tratta di un importante accordo di collaborazione mirato al miglioramento dell’efficienza degli uffici giudiziari, a beneficio tanto degli operatori del pianeta Giustizia quanto dell’utenza. Finanziato dalla Regione Calabria con quasi mezzo milione di euro, questo ambizioso progetto mira soprattutto a potenziare la strumentazione informatica delle Procure coinvolte, finanziando l’acquisto di postazioni informatiche, computer, scanner, stampanti e altri dispositivi, che consentiranno di accelerare i tempi delle procedure.
Il percorso progettuale vede capofila la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Reggio e coinvolge le Procure della Repubblica di Reggio, Palmi e Locri, e la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Reggio. Oltre ai due firmatari, alla presentazione in conferenza stampa sono intervenuti: il Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia Alberto Rizzo, il Procuratore della Repubblica di Reggio Giovanni Bombardieri, il Procuratore della Repubblica di Palmi Emanuele Crescenti, il Procuratore della Repubblica di Locri Giuseppe Salvatore Casciaro, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Roberto Di Palma, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati reggini Rosario Infantino, il Direttore Generale dell’Unità Operativa Autonoma del Dipartimento Programmazione Unitaria della Regione Calabria Francesco Venneri e il Dirigente del Settore Edilizia e Lavori pubblici della Regione Calabria Francesco Tarsia.
«Obiettivo della Regione è rendere la giustizia più rapida e sempre più vicina alle esigenze dei cittadini – ha detto la Vicepresidente Princi, – migliorando la qualità dei servizi forniti all’utenza . Questo l’obiettivo del progetto pilota, il primo in Calabria, fortemente voluto dal Presidente Occhiuto e dal Procuratore Dominijanni, partito in via sperimentale dalla provincia di Reggio, ma che si pone l’obiettivo di essere esteso su scala regionale ed elevato quale buona pratica a livello nazionale.»
«Oggi abbiamo tracciato un’importante pagina di sinergia tra pubbliche amministrazioni – ha rimarcato il Procuratore Generale Dominijanni – che determinerà il potenziamento dell’efficienza degli uffici giudiziari attraverso nuova strumentazione informatica e, quindi, soprattutto una giustizia più vicina ai cittadini: meno burocrazia e servizi più rapidi. Ringrazio il Presidente Roberto Occhiuto nell’avere sostenuto il progetto, la Vicepresidente Princi che, con la sua concretezza e determinazione, ne ha permesso il raggiungimento, i colleghi Procuratori di Reggio, Palmi, Locri e la Procura per i Minori, il Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia, Alberto Rizzo, per l’importante supporto fornito alla Procura Generale capofila del progetto.»
Per il Ministero della Giustizia «questo tipo di iniziativa rappresenta un modello virtuoso di collaborazione fattiva fra enti pubblici in un settore che sconta da anni una serie di ritardi e carenze che purtroppo generano disagi inaccettabili per i cittadini. Promuovere la digitalizzazione della Giustizia è quanto mai cruciale per poter risolvere le inefficienze dovute ai ritardi e alla lentezza dei processi, che costano all’Italia il 2% di Prodotto Interno Lordo, ovvero 40.000.000.000 di € l’anno. Rendere la Giustizia più efficiente (secondo i rappresentanti del Ministero) è un obiettivo che si può realizzare attraverso i tanti progetti che il Ministero sta mettendo in campo a livello nazionale ma anche e soprattutto con il supporto fondamentale che può arrivare da accordi territoriali, come questo fra la Regione Calabria e la Procura Generale della Repubblica di Reggio.»

Firmato il protocollo d’intesa tra Regione e FITP

In un clima suggestivo, nella sala conferenze della Cittadella regionale gremita da ben 23 gruppi folkloristici in costumi tradizionali, è stato siglato il protocollo d’intesa tra Regione Calabria e FITP, finalizzato a promuovere, tutelare e valorizzare il patrimonio della cultura popolare calabrese, con particolare attenzione ai giovani, a cui deve essere tramandato il patrimonio etnografico, espressione identitaria della storia e delle radici della nostra Terra, patrimonio inalienabile delle differenti identità locali.
Ad apporre la firma sull’accordo sono stati la Vicepresidente con delega alla Cultura Giusi Princi, in rappresentanza del Presidente Roberto Occhiuto, e il Presidente nazionale della FITP Benito Vittorio Ripoli, appositamente giunto in Calabria per l’occasione. A affiancare Ripoli, il Segretario generale nazionale della FITP Franco Megna, il Vicepresidente nazionale Gerardo Bonifati, e il Presidente del Comitato regionale Marcello Perrone, particolarmente orgogliosi del risultato raggiunto.
È la prima volta che viene istituzionalizzata una così importante intesa in tale ambito.
«Sono molto orgogliosa – afferma Giusi Princi, – perché abbiamo l’obbligo di trasferire alle nuove generazioni il nostro bagaglio culturale popolare, identitario dei nostri usi e costumi, tradizioni e folklore. Oggi la Cittadella è stata travolta dal grande entusiasmo dei gruppi, delle ballate, delle musiche, dei costumi d’epoca pregiati e storici, alcuni dei quali risalenti a quasi un secolo fa.»
Nell’ambito del protocollo d’intesa, attraverso forme di partenariato, accordi di programma e sinergie organizzative, la Regione Calabria si impegna a tutelare e valorizzare l’importanza del patrimonio etnografico, favorendo la diffusione della conoscenza delle tradizioni calabresi quale strumento d’immagine turistica. La FITP ne garantirà gli stessi presupposti attraverso i gruppi e le compagnie calabresi affiliati alla Federazione stessa, valorizzando la funzione educativa e sociale della musica popolare quale fattore di diffusione delle tradizioni culturali, di aggregazione e socializzazione delle varie realtà regionali, proponendo spettacoli, rassegne e festival su tutto il territorio calabrese, così da rivalutare e far rivivere la cultura popolare tradizionale.
«Vi ringrazio per tutto ciò che fate e che farete soprattutto da oggi in poi – ha detto il Vicepresidente rivolgendosi alla FITP e a tutti i Gruppi presenti – per rappresentare al meglio la Calabria e far sì che, al pari delle altre regioni, il nostro folklore riesca a diventare attrattore turistico in grado di suscitare interesse nazionale e internazionale. La passione, l’abnegazione, i valori di aggregazione e di appartenenza visti qui oggi mi fanno ben sperare. Con la sottoscrizione di questo protocollo, fortemente caldeggiato dal Consigliere regionale Katya Gentile, abbiamo tracciato una bella pagina per la nostra Terra, che contribuirà a narrare una cultura che identifica la fierezza dell’essere calabresi, alimentandola anche nelle migliaia di calabresi sparsi nel mondo. È una sfida nella quale la Giunta Occhiuto crede molto. Ed è importante che ci credano soprattutto i tanti gruppi folkloristici – conclude la Vicepresidente – che hanno da sempre rappresentato al meglio le radici della nostra calabresità.»
I Gruppi folkloristici partecipanti:

  • Centro culturale Gianluigi Pascale di Guardia Piemontese (CS);
  • Centro culturale Aldo Schettini: I Castruviddari (CS)
  • Gruppo Folk Calabria Citra di Morano Calabro (CS)
  • G.F. I Castagnari di Fagnano Castello (CS)
  • G.F. Arberia di Frascineto (CS);
  • G.F. Miromagnum di Mormanno (CS);
  • G.F. Pro Loco del Pollino di Castrovillari (CS);
  • G.F. I piccoli della Pro Loco del Pollino di Castrovillari (CS);
  • G.F. I Gorgani di Mottafollone (CS);
  • G.F. A Pacchianeddra Sansustisa di San Sosti (CS);
  • G.F. Pro Loco Sarucha di Saracena (CS);
  • Centro Sstudi Memorandum di Cortale (CZ);
  • G.F. Dei Due Mari di Catanzaro;
  • G.F. Castaci (CZ);
  • G.F. I Strinari di Catanzaro (CZ)
  • G.F. I Curtalisi (CZ);
  • G.F. Canterini di Rocca Falluca (CZ);
  • G.F. I Marinisi di Migliuso di Serrastretta (CZ);
  • G.F. Canterini di Serrastretta (CZ);
  • G.F. Isola dei Dioscuri di Isola di Capo Rizzuto (KR);
  • G.F. Città di Vibo Valentia (VV);
  • G.F. Città di Tropea (VV);
  • G.F. Asprumuntani di Città di Cardeto (RC).

Al Senato la presentazione del Manifesto per un nuovo sistema di politica sociale

Si è svolto a Roma, presso la sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, il convegno di presentazione del Manifesto Verso un nuovo sistema di politica sociale: un documento che intende tracciare la strada per la realizzazione in Italia di una politica sociale fondato sui principi di prossimità, universalismo e inclusività, aprendo un dibattito con tutti gli attori interessati e con le istituzioni in prima fila.
Alla tavola rotonda ha partecipato anche l’assessore alle Politiche sociali Emma Staine, invitata a relazionare in qualità di presidente della commissione politiche sociali della Conferenza Stato Regioni.
I lavori sono stati conclusi dal ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli.
«Sono convinta – ha detto la Staine, – che l’integrazione tra servizi sanitari e servizi socio assistenziali sia uno dei temi essenziali di ogni politica sociale. Si tratta di una materia storicamente complessa che non ha ancora trovato del tutto soluzioni definitive, al di là di pochi ma ottimi esempi di collaborazione e lavoro integrato che hanno certamente prodotto risultati. Nel mio ruolo, molto recente, di coordinatrice della Commissione Politiche sociali della Conferenza e assessore della Regione Calabria, mi metto in ascolto, ma la consapevolezza che deriva dalle difficoltà, dai divari ancora da colmare, spinge il mio personale impegno non solo nell’attivazione degli strumenti in tal senso utili, ma a tenere costantemente aperto il confronto con il Governo nazionale e con il Terzo settore. Ritengo siano tantissime le cose che non dovrebbero mancare per un nuovo modello di politica sociale nel nostro Paese. Tra le tante, penso sia necessario ridurre la frammentazione delle misure e degli interventi per favorire l’integrazione e il coordinamento delle risposte pubbliche e private per evitare la dispersione di risorse. L’obiettivo è fornire risposte unitarie e coerenti, certa che, se tanto ancora manca, molto però si sta costruendo.»


GRF

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