Di Luisa Totino
Giuseppe,
padre, lavoratore,
mite e giusto,
che, senza clamore,
hai accudito con amore
il nostro Salvatore.
Tu, testimone
di una paternità
senza confini,
senza pretese,
senza privilegi né lustrini.
Solo la fede,
saggia e consapevole,
ha fatto del tuo cammino
un esempio
di forza confortante,
capace di avvolgere,
difendere e guidare,
come solo un genitore sa fare.
Hai sostenuto, con vigore
e pazienza,
l’umanità del Figlio,
accettando umilmente
la sua divinità,
come raro e prezioso
diamante.
Noi, seguendo il tuo santo sigillo,
ti invochiamo
come sicuro appiglio di speranza,
e di volontà che mai cede,
contro la divisione che,
meschina,
procede.
Concedi a noi di superare
l’infida muraglia
con la coltre,
amabile e formidabile,
della famiglia.
