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Amministrative a Locri: attenta pianificazione o lucida improvvisazione?

Pensieri, parole, opere… e opinioni

Con l’approssimarsi delle scadenze per la presentazione delle liste in vista delle elezioni amministrative di maggio, ci si aspetterebbe che il quadro politico nelle città chiamate al rinnovo delle cariche fosse ormai quanto meno abbozzato. Non pare tuttavia essere così a Locri, dove recenti dichiarazioni hanno finito con l’intorbidire le acque lasciando, almeno nel sottoscritto, più domande che risposte.
Doverosamente premetto che le righe che seguono non hanno la pretesa di essere un’analisi politica della situazione locrese (capacissimo che mi sia sfuggito più di un particolare o che sia giunto a conclusioni diametralmente opposte rispetto ai fatti), ma piuttosto una semplice riflessione di un dato sociale che mi è parso di scorgere tra i movimenti che hanno costituito questa anteprima di campagna elettorale.
Partiamo dai dati certi: delle dichiarazioni di intenti degli scorsi mesi, fino a oggi, solo quelle della maggioranza si sono concretizzate nell’annuncio di una candidatura. Tutti per Locri è pronta a rimettersi in gioco sotto la guida del “nuovo” sindaco Giuseppe Fontana, con buona pace di chi da settimane sussurrava che la partenza del collante Giovanni Calabrese alla volta della Cittadella Regionale di Catanzaro avesse definitivamente separato i cocci di una coalizione che non sarebbe riuscita a trovare serenamente la quadra per le prossime amministrative. Non mi illudo che il riassetto sia stato indolore e solo il tempo dimostrerà quali siano state le conseguenze di questa mutazione, eppure nemmeno le insistite voci di un gruppo che implorava che il dio Calabrese gli indicasse la strada mentre questi assumeva un atteggiamento pilatesco hanno impedito a Tutti per Locri di battere sul tempo gli avversari, trasmettendo al potenziale elettorato un’immagine di granitica sicurezza. Una solidità che è valsa il precocissimo endorsement del locale circolo di Fratelli d’Italia che, benché possa superficialmente essere considerato scontato vista la generale simpatia politica della maggioranza e l’appartenenza di chi l’ha guidata fino a qualche mese fa, diventa una dimostrazione di fiducia notevole se messa a confronto con il comportamento tenuto dai circoli di altri partiti in occasione di amministrative del più o meno recente passato nei confronti di liste che, formalmente, restano civiche e dalla quali sarebbe più facile (e consigliabile) prendere le distanze.
Passando alle controparti, l’unica certezza pare invece essere l’impegno di Emanuele Capogreco e Antonio Guerrieri per come annunciato nella conferenza stampa tenutasi alla fine dello scorso mese ma, al netto dell’appoggio incondizionato del peso massimo Luigi De Magistris, non è ben chiaro a che punto siano le trattative della coppia per la costituzione di una lista completa.
A partire da questo punto, le cose si cominciano a fare più metafisiche, con la captatio benevolentiae di Raffaele Sainato nei confronti di una Scelgo Locri totalmente scomparsa dai radar che non si sa bene che effetti abbia sortito, i “giovani adulti” di Dario Marando che non sappiamo se avremo mai il piacere di conoscere e il Partito Democratico che c’è ma non si vede.
Arriviamo così al casus belli di questo articolo, ovvero l’arrivo di due distinte note stampa, divulgate una a distanza di una settimana esatta dall’altra, con la quale i movimento politici Comunità solidale e LocRinasce annunciano di essere alla ricerca di nuove alleanze dopo che le prime ipotesi di coalizione sono naufragate. Nel primo caso, infatti, il tentativo di accordo attorno al nome di Alfredo Cappuccio non ha dato gli esiti sperati, mentre nel secondo si ha ben chiaro quale debba essere il candidato ideale, ma non se ne riescono a tradurre le caratteristiche nei connotati di un attivista politico che sia un po’ più concreto di un pio ideale.
Da queste poche righe emerge un quadro piuttosto confusionario, che lascia presagire un’elezione che vedrà scendere in campo da uno a sei candidati a sindaco, in cui idee ce ne sono tantissime, ma non si riesce a capire chi possa dare loro forma e corpo. Cedendo al campanilismo, mi verrebbe da dire che ci troviamo dinanzi a una situazione diametralmente opposta rispetto a quella delle ultime amministrative di Siderno, dove è stato attorno a candidati certi che si sono costruite le idee della campagna elettorale.
Paragoni a parte, ed esplicitando che, come sempre, con questo mio editoriale non intendo avanzare critiche nei confronti di nessuno ma stimolare piuttosto l’intervento di chi ne sa più di me per chiarirmi (e chiarire ai lettori) un quadro in cui (ribadisco) ho la certezza che mi stia sfuggendo qualcosa, da giorni mi domando quale sia la variabile che determina questo atteggiamento politico nella realtà locrese.
Perché, pur essendo innegabile la presenza un forte fermento politico, tutti sono pronti ad arrivare sulla soglia ma non a compiere il passo successivo che si tradurrebbe senza tentennamenti in candidatura certa?
Possibile che il panzer Tutti per Locri, in questi dieci anni di governo, abbia ingenerato un tale timore reverenziale negli avversari da creare una sorta di disorientamento ideologico che si traduce in contenuti privi di contenitore (fuor di metafora, di movimenti politici senza candidati)?
Certo è che aspetto con trepidazione il giorno in cui verranno presentate le liste perché, che sia attenta pianificazione o lucida improvvisazione, sono pronto a scommettere che quegli elenchi si riveleranno ricchi di sorprese…

Foto: repubblica.it


GRF

Jacopo Giuca

Nato a Novara in una buia e tempestosa notte del giugno del 1989, ha trascorso la sua infanzia in Piemonte sentendo di dover fare ritorno al meridione dei suoi avi. Laureatosi in filosofia e comunicazione, ha trovato l’occasione di lasciarsi il nord alle spalle quando ha conosciuto la sua compagna, di Locri, alla volta del quale sono partiti in una altra notte buia e tempestosa, questa volta di novembre, nel 2014. Qui ha declinato la sua preparazione nella carriera giornalistica ed è sempre qui che sogna di trascorrere la vecchiaia scrivendo libri al cospetto del mare.

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