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Costume e Società

Il festival di Duonnu Pantu chiude sotto le stelle e tra gli applausi


Edil Merici

Dall’Associazione Culturale Le Sei Sorelle

Un giro di tango, l’ultimo, e una promessa: «Torneremo». Il Festival dedicato a Duonnu Pantu ha riscosso un successo che è andato oltre le aspettative degli stessi organizzatori, grazie a una formula diffusa che ha coinvolto tutto il borgo per tre intensissimi giorni. Per l’ultimo atto, le luci morbide delle piazze di sera hanno accompagnato per mano i visitatori, guidati dai QR in calce alle mattonelle di ceramica d’autore dipinte a mano e donate dall’abile creativa Rossana Gerbasi (che rinviavano al sito a tema), verso la Biblioteca, le scalinate del Municipio, tra il dorato dei lampioni e le stelle che, passate le nuvole del maltempo, hanno regalato la loro luce discreta a una serata che resterà nel cuore.
Gli artisti Lucia Longo ed Enzo Correnti si sono esibiti in maniera sorprendente, Tina Colao ha lasciato il pubblico senza fiato con la sua installazione sensoriale La ghirlanda del brolo (con istruzioni per l’uso). Luciana De Rose e Gaetano Marchese hanno scaldato gli animi per l’ultimo degli Incontri di devastante oscenità organizzati nella Biblioteca. Durante la giornata sono stati molto partecipati gli incontri con Luciana De Rose (L’Eros nel mondo antico) e Alba Giglio (Letteratura erotica) mentre Luigi Bilotto ha presentato il suo libro Il cielo in una stanza.
Nella piazzetta del Polifunzionale applausi a scena aperta per la video art del regista Luigi Simone Veneziano, che si è ispirato alla Cazzeide e Cunneide di Pantu, sulle note di Checco Pallone, Leon Vulpitta Pantarei, la voce di Francesca Marchese, i cori di Tiziana Grezzi.
In chiusura le note di Ennio Morricone eseguite dalle Scatole Sonore, che hanno presentato anche un brano dedicato ad Aprigliano e i passi di danza della Milonga Urbana a cura dei Musicalizador. Il tutto condito dall’ottimo vino locale e da specialità eros-gastronomiche servite calde in piazza.
«Un successo – ha detto il sindaco Alessandro Porco – contiamo di proseguire su questa strada tracciata con impegno e passione dall’Associazione Le Sei Sorelle che ringraziamo per questi tre giorni straordinari. Ci sono città del Nord che con molto meno costruiscono marchi di successo, credo che possiamo fare altrettanto».
«Le Sei Sorelle sono la prova che con la volontà si raggiungono grandi obiettivi e per questo le ringraziamo calorosamente» ha aggiunto il consigliere Francesco Tarantino.
«Sono stati giorni di grande passione, coinvolgimento anche emotivo, soddisfazioni enormi – dice Francesca Marchese dell’Associazione Le Sei Sorelle–abbiamo strappato la promessa all’amministrazione di creare un centro permanente dedicato a Duonnu Pantu e chissà… magari ci rivedremo qui l’anno prossimo.»Tra Eros e Thanatos, tra poesia e cibo passando per il cosmo e la letteratura, la musica e la video art hanno raccontato attraverso il festival l’universo complesso di un uomo di fede che non respingeva un’idea di amor passionale dai tratti popolari. Di vita breve – morì a soli 34 anni – e di solide radici apriglianesi, il prelato divenne noto per i suoi versi dialettali in cui giocava con concetti ultra-erotici tingendoli di sprazzi rivoluzionari.
La direzione artistica è di Francesca Marchese, il coordinamento del regista Luigi Simone Veneziano, l’organizzazione generale è a cura di Francesca Florio, la referente scientifica è Luciana De Rose, la responsabile per lalogistica e il materiale promozionale è Annarita Sganga.
Tra gli eventi che hanno animato la tre giorni, esposizioni fotografiche e pittoriche, illustrazioni, esibizioni dal vivo, incontri letterari a tema Eros, video art, percorsi eros-gastronomici e i codici QR che hanno rimandato al sito ufficiale.
Il festival è stato finanziato grazie ai fondi della Regione Calabria relativi all’Avviso pubblico Attività Culturali 2022.


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