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Ultime dalla Regione: la Reggina, il caro scuola e le politiche sociali


Edil Merici

Proseguono le attività della Regione Calabria, la cui giunta, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha annunciato la volontà di costituirsi in giudizio in difesa della Reggina, di essere al fianco delle  famiglie che devono affrontare il caro scuola e modifiche alla Delibera di Giunta Regionale 503 del 2019 in materia di politiche sociali.

Calcio: la Regione si costituisce in giudizio in difesa della Reggina

“La Regione sarà al fianco della Reggina 1914 all’udienza presso il Consiglio di Stato.
La Reggina non rappresenta solo una città o un territorio, ma uno spirito identitario che va oltre i confini del calcio e soprattutto oltre i confini della Calabria.
Motivo per cui posso annunciare, in accordo con il presidente della Regione Occhiuto, che l’Ente si costituirà in giudizio in difesa della società amaranto in vista dell’udienza del 29 agosto al Consiglio di Stato.”
Lo afferma in una nota la vicepresidente della Regione, con delega allo Sport, Giusi Princi.

Caro scuola: «Impegnati a sostenere i costi già dal prossimo anno scolastico»

«Sul caro scuola la Regione intende tutelare le famiglie e quindi gli studenti.»
È quanto afferma la vicepresidente con delega all’istruzione Princi.
«Insieme alle altre misure previste a tutela delle famiglie per il nuovo anno scolastico – specifica la vicepresidente – abbiamo previsto borse di studio legate all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, al reddito oltre che al merito, da assegnare agli studenti delle scuole superiori, per il tramite diretto dei genitori, al fine di sostenerli per far fronte ai costi sostenuti per l’acquisto dei libri, del corredo scolastico, dell’abbonamento relativo ai trasporti degli studenti pendolari. Sin dal nostro insediamento ci siamo posti il problema di sostenere i costi a cui vanno incontro le famiglie per tutelare il diritto allo studio dei propri figli. Per raggiungere tale fine, abbiamo lavorato per integrare il nuovo programma. Con il vecchio Programma Operativo Regionale diventava, infatti, difficile prevedere tale misura, in quanto beneficiari dei finanziamenti erano direttamente le istituzioni scolastiche; con la nuova programmazione, ormai in fase di completamento, abbiamo previsto che destinatari delle azioni finalizzate all’inclusione e alla tutela del diritto allo studio, insieme alle scuole, siano anche, e direttamente, le famiglie. Tutte le operazioni amministrative relative all’erogazione delle borse di studio, saranno, quindi, gestite dal dipartimento regionale all’Istruzione.»
«Ricordo che la Regione – puntualizza infine la vicepresidente Princi – ha investito ingenti risorse sull’Osservatorio regionale per il diritto allo studio, un importante strumento che ci permetterà di conoscere lo stato di salute del mondo della scuola in determinati territori e le diverse situazioni di disagio delle famiglie, spesso, causa di abbandono scolastico. Ringrazio il Forum Famiglie che, attraverso una nota stampa, ha dato atto di questo cambio di passo e per aver posto all’attenzione alcune problematiche ancora da risolvere ma sulle quali, insieme al presidente Occhiuto, siamo impegnati per poter, già dal prossimo anno scolastico, contribuire a garantire sempre di più l’inclusione scolastica e le opportunità che tutelino il diritto allo studio per tutti gli studenti calabresi.»

Approvate le modifiche alla DGR 503/2019 relative alle politiche sociali

La Conferenza permanente per la programmazione socio assistenziale regionale composta dalla consulta delle autonomie locali e dalla consulta del terzo settore, riunitasi in Cittadella, ha approvato all’unanimità le modifiche alla DGR 503/2019 e il relativo allegato A che definisce i requisiti strutturali, organizzativi e funzionali delle strutture socio assistenziali.
Le modifiche sono state concordate con il Tavolo tecnico composto dal settore politiche sociali della Regione, dai rappresentanti degli Ambiti territoriali sociali e dal Terzo settore.
«Oggi è stato raggiunto un grande risultato che condivido con gli uffici – ha detto l’assessore regionale alle Politiche sociali Emma Staine – e che segna una svolta nella gestione dei servizi sociali. La politica del fare, basata sull’ascolto e condivisione, vince su ogni sterile polemica e finalmente i cittadini, e non le strutture, sono stati posti al centro di ogni azione. Sono persuasa che il nostro modo di lavorare rifletta un approccio positivo alla gestione e allo sviluppo del territorio. L’attuazione di politiche di cooperazione gioca un ruolo fondamentale nel favorire la crescita e lo sviluppo sostenibile di una comunità o di una regione. Continuo a lavorare, così come accade dal mio insediamento e con l’idea pienamente condivisa dal presidente Occhiuto, all’aumento del fondo regionale destinato al sociale a 20.000.000. Il mio impegno, dunque, è recuperare il divario, e questo può richiedere sforzi significativi per superare barriere culturali, politiche ed economiche. Quindi è fondamentale che tutti concorrano alla sfida, superando le inefficienze e creando un nuovo modello di solidarietà». Le più significative modifiche riguardano la qualità dei sevizi e la compartecipazione nelle rette. In particolare, il criterio utilizzato nel determinare le nuove rette per le strutture ha avuto come obiettivo quello di determinare una retta che garantisca la copertura dei costi degli standard richiesti sia organizzativi sia strutturali/gestionali al fine di rendere attuabili le stesse indicazioni e con l’obiettivo di raggiungere quella qualità dei servizi necessaria per garantire una risposta ai diritti di assistenza sociale, riconosciuti come universali, dei cittadini.»


GRF

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