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Costume e SocietàLetteratura

I vantaggi della trasmissione orale delle leggi

La Repubblica dei Locresi di Epizephiri


Edil Merici

Di Giuseppe Pellegrino

Al contrario che in Grecia, a Roma la Giustizia è al maschile (Giove) e la figura geometrica che la rappresenta è il quadrato. Invero, l’accostamento del quadrato all’idea di Giustizia appartiene a Pitagora, poiché il quadrato ha tutti i lati uguali; mentre le perfezione è data dal triangolo equilatero, che ha non solo i lati uguali, ma in numero di tre; numero perfetto perché numero primo.
È bene pure ricordare che presso i Greci vi era un’equiparazione tra musica e poesia, tanto che la metrica nella poesia prevedeva lo spostamento degli accenti, come anche l’uso dell’accento circonflesso che induceva nella pronuncia a un allungamento della vocale. I cantori venivano chiamati nomodòs(cantore di leggi) e, nel tempo, con il termine Esegeti,si indicava il divulgatore di leggi.Non vi erano, infatti, mezzi di comunicazione delle leggi ed era cosa necessaria, oltre che lodevole, insegnare le leggi anche ai bambini, niente meglio di un verso cantato induceva a ritenere a memoria una disposizione di legge. Indirettamente l’ipotesi viene asseverata dai muri di Gortina. Scrivere su un edificio pubblico le norme induceva chi passava a leggere e a ritenere a memoria. Ma occorrevano due presupposti: che il cittadino sapesse leggere e che passasse davanti all’edificio. Una canzone, invece, arrivava direttamente all’obiettivo sia del cittadino sia dei fanciulli.
Nella Legge è uguale per tutti, Zaleuco, mentre si porta per assistere al funerale di Ilone, il prosseno (una sorta du ambasciatore) dei Siracusani ucciso, si trova in questa situazione:

La mattina dopo di buon tempo Zaleuco uscì da casa per recarsi all’Agorà. Nel breve tratto di strada che occorreva fare per raggiungere il luogo, potè sentire delle ragazze mattiniere che cantavano i versi della costituzione e delle leggi locresi mentre giocavano. La cosa lo mise di buon umore. Era buon segno che i bambini imparassero presto le leggi della città, perché così avrebbero capito l’importanza di osservarle. Invero, le ragazze erano intente ai giochi di strada. Dai lineamenti si capiva che Ilena stava per abbandonare molto presto la vita gaia della fanciullezza per fare l’offerta a Persefone della palla. Le altre due fanciulle erano più giovani, ma con un corpo più affilato e alto. Nella scelta di iniziare il gioco vi doveva essere stata una certa perfidia, perché Ilena, che era sì la più grande di età, ma anche la più bassa, era stata messa al centro del gioco. Poi Kòre e Penelope si lanciavano la palla l’un l’altra e la povera Ilena doveva saltare al centro per cercare di prenderla, se voleva cambiare la sua posizione di gioco. Alla vista di Zaleuco, le fanciulle ammutolirono. Smisero subito di cantare e di giocare e fecero una sorta di buffo inchino verso il magistrato. Zaleuco ricambiò, poiché tutto il comportamento denotava un grande rispetto non disgiunto a un timore reverenziale e poi conosceva le loro famiglie.

La trilogia su Locri non è solo romanzo, ma anche (forse soprattutto) ricerca storica.
Per concludere, Giovanni Panno così chiosa:

[Per Platone] la musica è nelle Leggi come in “Repubblica” uno degli strumenti psicologici del programma educativo, in quanto capace di parlare direttamente all’elemento irrazionale dell’anima, indirizzandola nel suo complesso verso un comportamento corretto. A questo scopo si devono trascegliere quei modi musicali che rivelano efficaci per una buona educazione. D’altra parte la musica permette anche di memorizzare in modo migliore le leggi stesse, che per questo motivo debbono venire cantate.

Invero, dalle opere di Platone, come pure di Aristotele, emerge chiaro il legame stretto tra filosofia (e quindi tra filosofia e forma di governo)e musica. Nel Fedro, ad esempio, il musicista e il filosofo sono accostati in virtù della somiglianza delle loro anime. Nel Fedone, Platone parla della filosofia come di “musica suprema”. Nella Repubblica, infine, si allude ai continui sforzi compiuti dall’uomo per salvaguardare l’armonia interiore.

Foto: focusjunior.it


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