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Caso GOEL: le opposizioni intervengono a tutela della struttura psichiatrica di via Brugnano


Edil Merici

Dai Gruppi Consiliari La nostra missione e Siderno 2030

Il 10 ottobre si è celebrata la Giornata mondiale della salute mentale, istituita con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui problemi di salute mentale in tutto il mondo, mobilitare gli sforzi a sostegno della salute mentale, combattere stigma e discriminazioni. La Giornata, celebrata per la prima volta il 10 ottobre 1992, è promossa dalla Federazione Mondiale della Salute Mentale e supportata dall’Organizzazione mondiale della Sanità.
Il giorno successivo alla Giornata Mondiale della Salute Mentale, con una missiva inviata alla stampa dal Consorzio GOEL, si è evinta l’allarmante mancanza di volontà dell’attuale esecutivo locale di garantire continuità a un servizio sanitario pubblico indispensabile per il territorio, quale il mantenimento a Siderno di strutture residenziali che costituiscono una risorsa, come individuato dal Progetto obiettivo Tutela Salute Mentale 1998-2000 (Decreto del Presidente della Repubblica dell’1 novembre 1999), dedicata al trattamento di pazienti affetti da disturbi psichiatrici che necessitano di interventi terapeutico riabilitativi o di interventi di supporto sociosanitario, effettuabili in regime residenziale.
Sul territorio comunale il Consorzio Sociale GOEL è titolare di due residenze terapeutiche psichiatriche per un totale di 20 posti letto, accreditate dalla Regione Calabria fin dal 2008, offrendo quindi un servizio pubblico fondamentale, gestito da un ente del terzo settore che fornisce un importante supporto terapeutico per le persone con malattia mentale.
Il Consorzio Sociale profonde grande impegno nella promozione di servizi e inclusione per le persone con malattia mentale e le comunità psichiatriche Davide e Maria Chiara, sono oggi considerate un punto di riferimento dei servizi in ambito psichiatrico nella provincia di Reggio Calabria.
Dal 2008 il Comune di Siderno ha concesso al GOEL l’utilizzo di un immobile comunale tramite la corresponsione di un canone annuo con incremento annuale che attualmente è pari a circa 31.000 €.
Il contratto quindicennale scadeva in data 29 luglio 2023, prevedendo tuttavia la possibilità di rinnovo. L’amministrazione comunale ha invece, inspiegabilmente, dato mandato ai propri uffici di interrompere il contratto imponendo lo sgombero dei locali siti in via Brugnano e la restituzione delle chiavi dell’immobile, concedendo tuttavia una proroga tecnica del comodato di ulteriori tre mesi, al fine di permettere all’Ente di espletare la procedura finalizzata all’individuazione del successivo contraente.
Ma l’amministrazione Fragomeni è consapevole che oltre a interrompere l’erogazione di un servizio sanitario pubblico così importante vi è il concreto rischio di non valorizzare l’immobile in questione, poiché poche sono le associazioni che potrebbero partecipare all’evidenza pubblica a causa della incapacità finanziaria a corrispondere più di 30.000 € annui?
L’auspicio è che il Sindaco voglia tornare sui suoi passi evitando di contribuire a un ulteriore depauperamento del fin troppo labile sistema di servizi sociali e sanitari del nostro territorio.


GRF

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