Di Pino Gagliano
La Locride è protagonista anche sui campi di gioco, con compagini di ogni categoria pronte a difendere i colori del propri paese in svariati campionati di prestigio. Ecco le ultime novità che hanno riguardato i campi del nostro comprensorio.
Serie D: si salvano solo Vibonese e Lamezia
La nona non è una sinfonia gradita per le calabresi. Strumenti non accordati e sconfitte pesanti. La più pesante è della Reggina che cede in casa, al Sant’Agata. E ora il discorso Promozione si complica, con gli amaranto che sono a un punto dai play out, addirittura, al netto dei recuperi. Così non va ed è l’espressione, quasi unanime, all’uscita dal Granillo. Anche Locri non va. Si fa recuperare da Castrovillari e ora la situazione in classifica è allarmante. A due punti dalla retrocessione diretta. La squadra, comunque ha nomi di giovani che possano ben stare nella categoria, ci si chiede quale potrebbe essere la scossa, necessaria. La Gioiese c’è. Perde di misura ad Acireale. Sei punti degli acesi, in quattro giorni, con le calabresi. Prima di Gioia, Reggio. Male il San Luca, senza vera identità, perde con Portici. Ma i locridei, sono altra formazione che quanto a nomi ha pieni titoli per stare in categoria. Sorride il Lamezia, vincendo con il Licata, ma per ora è solo altalena di prestazioni. Unica vera soddisfazione arriva da Vibo. Anche nell’ultime giornata i rossoblù hanno convinto e rimangono aggrappati al treno promozione, ora solo a due punti dalla vetta.
Eccellenza: Gioiosa dalla festa alla farsa
Bel oltre la regolare partita di calcio. Una festa cominciata presto e una cornice di pubblico calorosa e colorata. Colorata di bianco e rosso, soprattutto. Il Gioiosa tona a giocare nel suo campo dopo dodici anni. La partita con Praia è equilibrata fino a un doppio rosso nel finale della prima frazione. Il primo tempo scorre via in maniera blanda probabilmente a causa del gran caldo. Per assistere al primo tiro in porta si è dovuto attendere mezz’ora per un calcio di punizione di Jonathan Quintero. Pallone alla sinistra di Ivan Piccioni. Sulla risposta, immediata, degli ospiti è Angelo Petrone a mandare, invece, alla destra di Matteo Pellegrino. Ma proprio allo scadere Quintero, dopo una lite con Ietto, già ammonito, commette un fallo a centrocampo e l’arbitro estrae prima il giallo e poi il rosso. Via un pezzo pregiato della squadra locale. Più tardi, poco prima del fischio, intervento deciso di Daniele Panetta su Andrea Puoli e altro rosso, diretto. Gioiosa in nove uomini e nervosismo a fior di pelle. Nel secondo tempo, il Gioiosa bada a non prenderle e il Praia le tenta tutte. Colleziona quattro, cinque azioni da gol, una anche con Néstor Martinoli Garcia di testa che sembra la prova generale del gol che arriva al 27º. Il calcio dall’angolo è di Alan Bert, l’incornata dell’esterno basso è centrale ma vicino alla porta e Pellegrino non può farci nulla. Malgrado due uomini in più, il Praia non ha il predominio del campo. Il Gioiosa è punto nell’orgoglio. Dopo altre mire errate di Puoli e Petrone, al 38º il Gioiosa conquista una punizione dai venti metri. Felipe Ferrari coglie la traversa. La partita, quanto a occasioni, finisce qui, ma continua il nervosismo dei locali. Anche alla panchina si sventolano cartellini di tutti i colori. Un altro rosso è per il portiere di riserva Aldo Commisso e, a tempo finito, un altro per il portiere titolare Pellegrino, sempre per proteste. Insomma una partita che avrà delle conseguenze e a pagare la pignoleria dell’arbitro sarà il Gioiosa. Alla fine quella che doveva essere una festa si trasforma in un incubo.