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Ultime dalla Metrocity: il Giorno della Memoria, l’autonomia differenziata e il caso Bagnara

Edil Merici

Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha inaugurato una pietra di inciampo in occasione del Giorno della Memoria, realizzato un Consiglio Comunale aperto sull’autonomia differenziata e commentato l’incendio di una vettura della Municipale di Bagnara.

Giornata della memoria, in via Giudecca la scopertura di una pietra di inciampo

La Giornata della memoria è stata celebrata da Comune e Città Metropolitana con la scopertura in via Giudecca, da parte del sindaco Falcomatà di una pietra di inciampo per le vittime della Shoah. Una cerimonia istituzionale, nelle adiacenze del tapis roulant, nel tratto compreso tra il Corso Garibaldi e il Corso Matteotti, dove la pietra è stata collocata: un luogo centrale per la città.
All’evento, oltre al sindaco Falcomatà, erano presenti i suoi due vice, Paolo Brunetti e Carmelo Versace, la giunta e i consiglieri comunali, il Prefetto di Reggio Clara Vaccaro, i massimi rappresentanti provinciali delle Forze dell’ordine, del mondo universitario, dell’associazionismo e delle realtà sindacali, culturali e civiche impegnate nella memoria dei tanti reggini e calabresi internati e uccisi nei lager nazisti.
Tra gli ospiti della cerimonia, anche Nicoletta Bortolotti, una tra le più importanti scrittrici contemporanee a essersi occupate della tragedia dell’Olocausto, autrice della Quadrilogia della Shoah, quattro romanzi pluripremiati che hanno contribuito a rinnovare la memoria delle sofferenze vissute da milioni di persone all’interno dei lager nazisti.
«Cerchiamo di ricordare quotidianamente la tragedia della Shoah e dell’Olocausto – ha evidenziato il sindaco Falcomatà. – L’idea della pietra d’inciampo è nata qualche giorno fa, quando ad un servizio del tg, sono apparse le immagini di alcuni adolescenti in gita ad Auschwitz che, sorridendo, facevano delle foto all’ingresso del lager nazista. Da qui la consapevolezza che non basta portare i nostri giovani nei luoghi della tragedia, ma che devono avere gli strumenti per comprenderla quotidianamente. La pietra d’inciampo, in una delle vie più frequentate, via Giudecca, consentirà a chiunque passerà da qui, famiglie, bambini, turisti, di ricordare ogni giorno la tragedia dell’olocausto e servirà inoltre a commemorare le vittime calabresi della Shoah e delle leggi razziali nazifasciste.»

“Il ponte sullo Stretto, con l’autonomia differenziata, rischia di voler unire un Paese già diviso.”

«Vorrei fare i complimenti per come è stato organizzato questo Consiglio comunale aperto, con un approccio costruttivo e concreto, da amministratori. Ho ascoltato con attenzione l’introduzione del sindaco Sandro Repaci, mi ha fatto riflettere sugli errori che spesso gli amministratori pubblici commettono rispetto al dibattito sul Ponte sullo Stretto, ossia non concentrarci su cosa ruota attorno a questa grande opera pubblica. Un punto di vista e una discussione che non si limita alla sola infrastruttura o a un approccio influenzato prettamente dall’ideologia, tra chi è comunque ragionevolmente favorevole e chi allo stesso modo è contrario». Così il sindaco metropolitano di Reggio, Falcomatà, intervenendo a Campo Calabro, nel corso di un Consiglio comunale aperto convocato per un dibattito e confronto relativo al Ponte sullo Stretto.
«Fra i vari commenti – ha aggiunto – ho ascoltato quelli di chi, come rappresentanti istituzionali, aveva timore di avviare opere pubbliche per paura delle infiltrazioni mafiose. Non possiamo permettere a nessuno di dire che questo Ponte non unirà due coste, ma due cosche. Chi l’ha detto se ne deve assumere la responsabilità. Noi sappiamo cosa significa fare i sindaci, i consiglieri comunali, al Sud, in Calabria, nella nostra provincia, non servono le statistiche o gli elenchi dei amministratori minacciati per ricordarci quanto sia gravoso il nostro lavoro. Allo stesso tempo noi la criminalità la contrastiamo e faremo sempre di tutto affinché le necessarie opere pubbliche, per il bene collettivo, siano realizzate per i territori.»
«Oggi la domanda non è più: Ponte sì o Ponte no. Siamo già più avanti – ha evidenziato il primo cittadino metropolitano – rispetto a questa domanda che poteva valere fino a quando il decisore politico non aveva ufficialmente attivato questo processo. Il dubbio che dobbiamo sciogliere ora è che ruolo giocare come Enti pubblici territoriali, decidere se subire la decisione oppure governarlo, da protagonisti, accendendo i fari su tutto quello che saranno le fasi di approvazione del progetto esecutivo, avvio lavori e completamento. Questo è il nostro ruolo.»
«Per quanto mi riguarda – ha precisato Falcomatà – sul Ponte ci sono anche dei no Ponte. Ad esempio diciamo no ai progetti calati dall’alto, senza il protagonismo dei territori. Diciamo di no a un progetto che ci priva dei Fondi di Coesione, risorse che la Costituzione stabilisce che siano aggiuntive, e non sostitutive, per far crescere lo sviluppo di aree in difficoltà rispetto alle regioni più ricche. A oggi, invece, circa 1.000.000.000 di fondi previsti per la Coesione, previsti per le regioni Sicilia e Calabria, stanno dentro il progetto del Ponte. Si tratta di risorse marginali se pensiamo all’investimento generale dell’infrastruttura, ma che risultano invece decisive per i nostri territori. Non sono d’accordo – ha detto Falcomatà – su quanto dichiarato nei giorni scorsi dal viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, a Reggio, che quelle risorse sono state prelevate perché le Regioni Calabria e Sicilia non hanno capacità di spesa. Si tratta di un incidente istituzionale poco consono anche nei confronti di chi le governa. Un altro no, infine – ha concluso – lo diciamo a un Ponte che con il progetto scellerato dell’autonomia differenziata, rischia di voler unire un’Italia di fatto divisa, tra chi ha già tutto e avrà ancora di più e chi invece avrà sempre meno.

Versace: “Piena vicinanza alle istituzioni di Bagnara”

“Piena solidarietà e vicinanza al Sindaco Adone Pistolesi e alla comunità di Bagnara per il vile atto intimidatorio subito con l’incendio all’auto di servizio della Polizia Locale”. È quanto afferma in una nota il Vicesindaco della Città Metropolitana Versace, rivolgendo pieno sostegno alle istituzioni bagnaresi dopo l’attentato incendiario subito proprio di fronte il Comando della Polizia Locale.
“È necessario stigmatizzare con forza il grave episodio avvenuto a Bagnara – ha affermato Versace – atti come questo infangano il buon nome di un territorio dove l’Amministrazione comunale sta promuovendo una decisa azione tesa al recupero dei valori della legalità e dell’impegno civico al servizio della comunità. Alle istituzioni territoriali, al Sindaco Pistolesi, alla Polizia Locale di Bagnara, giunga la mia vicinanza e il pieno sostegno delle istituzioni metropolitane.”

Redazione

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