
Questa mattina, a Crotone, i Carabinieri hanno fatto scattare un blitz contro il traffico di droga e armi.
13 le persone coinvolte nell’indagine coordinata dalla Procura di Catanzaro, 9 delle quali sono state condotte in carcere e 3 poste ai domiciliari, mentre a un’altra persona è stato imposto l’obbligo di dimora. Erano tutti appartenenti a un’organizzazione dedita allo spaccio di cocaina, eroina e marijuana, che aveva come base operativa il quartiere Fondo Gesù, come appurato dalle attività di indagine scattate in seguito a una perquisizione che ha permesso di rinvenire tre pistole detenute illegalmente.
Tra il materiale sequestrato in data odierna munizioni, droga, una mitraglietta clandestina di cui le attività di videosorveglianza delle Forze dell’Ordine avevano immortalato l’acquisto da parte degli associati e persino un foglio manoscritto in cui veniva indicato l’organigramma della cosca egemone a Crotone, con tanto di nomi e gradi rivestiti all’interno del clan. Secondo chi indaga, infatti, due degli arrestati, Gianluca e Massimiliano La Forgia, sarebbero inseriti stabilmente proprio nelle cosche di Crotone, una tesi che sarebbe stata confermata dalle dichiarazioni recentemente rilasciate dal pentito Francesco Oliverio,oltre che da alcuni dialoghi intercettati in carcere.
«Tutti i tossicodipendenti di Crotone e paesi limitrofi si rivolgevano a queste persone per rifornirsi – ha dichiarato il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri. – I sequestri odierni hanno confermato l’aggravante dell’uso delle armi che, in alcuni casi, erano persino armi da guerra. Inoltre, il possesso da parte di Andrea La Forgia di un rito di affiliazione che fa riferimento alla famiglia di ‘ndrangheta Megna ci fa ritenere che questa organizzazione sia la parte terminale di una realtà criminale più vasta, facente capo alle cosche del territorio.»