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Costume e SocietàLetteratura

L’arconte eponimo

La Repubblica dei Locresi di Epizephiri LXXII


Edil Merici

Di Giuseppe Pellegrino

Il termine arconte eponimo deriva da ἄρχων ἐπώνυμος (árchon epónymos), dove eponimo ècomposto dal suffisso ἐπί (epì – sopra), e ὄνομα (ónoma – nome). In genere si traduce con colui che dà il nome (sottinteso, all’anno). Se ne è parlato citando Timeo di Tauromenio e la cronologia degli eventi. Il magistrato eponimo aveva il potere di convocare la Bolà per discutere i Προβούλευμα (probùleuma), le deliberazioni preliminari da sottoporre alla Dàmos, di organizzare le riunioni della stessa, anche di ordine pubblico, durante l’accesso dei cittadini alla Agora o al Teatro, dove si teneva la riunione del popolo, cordinare il dibattito, conteggiare i suffragi e altro.
Dalle Tabelle di Zeus, però, emerge un’altra particolarità: esse iniziano sempre con tutti i magistrati in carica, quelli a livello istituzionale, a partire dal Magistrato eponimo, seppure la carica solo indicata in sintesi. In queste, il Magistrato eponimo viene indicato con il demotico della tribù di provenienza, come a esempio quello contenuto nella tabella 23 (Πυρ. – Pyr. − Πυργοσ − Purgos,ossia Torre, Fortezza, Cinta).
Nelle tabelle del Tempio di Zeus, di demotici se ne trovano ben 32. Invero, le tabelle alla conta sono 33, ma Alfonso De Franciscis ritiene che il termine Αγα (Aga)sia un errore, trattandosi della ripetizione del termine Αγϕ (A-gf), oppure un modo diverso per indicare lo stesso Demo. Se ciò fosse vero, una analoga considerazione dovrebbe essere fatta, secondo Domenico Musti, per il termine demotico Ανξ (Anx), in contrapposizione al demotico Ανε (A-ne). Logica vuole che le tribù fossero del tutto paritarie, in ragione di un principio di uguaglianza dorico, e che dunque tutte le tre fossero composte da 11 demi, per un totale di 33 e non 32 tribù.
Il demotico, secondo De Franciscis, è indicativo della provenienza del magistrato da una delle tre tribù in cui era suddivisa la popolazione di Locri. E precisamente 11 per la prima, 10 (11) per la seconda, 11 per la terza. Ne conseguiva, a parere dell’illustre studioso, che vi era una rotazione annuale e il magistrato eponimo proveniva da una delle tre tribù, per decadere a fine anno e essere sostituito con altro sorteggiato presso un’altra tribù. Tuttavia si rammenta che l’impostazione non è in sé condivisibile e che il riferimento va fatto ai ceppi che componevano la popolazione locrese; ceppi tutti dorici, ma con provenienza etnica diversa: Locri Opuntia; Siracusa; Sparta-Partheni. Per il resto, vale l’osservazione fatta sopra, ossia le tribù erano 33, anche in ossequio al principio dorico degli Omoioi (Tutti uguali).
Invero, dalle tabelle, la rotazione appare più complessa, se si da retta a Felice Costabile. Partendo dalla osservazione che i demotici delle tabelle 22 e 34 (Αγκ − Θρα) appartengono alla terza e alla prima tribù, si è trattata la conseguenza che vi fosse una rotazione dell’eponomia connessa al principio della prostasia, essendo le stesse tribù a chiuderne la sequenza annuale.
Tuttavia, sul termine prostasia,vi è grande incertezza. Da una sommaria ricognizione dei testi storici, solo lo storico Arriano parla di prostàsia sotto il regno di Arrideo, e tuttavia non sa indicare con precisione il contenuto del termine. Si trattava sicuramente di una carica onorifica.
In linea di massima, dalle tabelle di Zeus, De Franciscis evince che a Locri esisteva un’unica Fratria e la presenza di un collegio composto da dodici phatarchoi che assumevano ogni mese a turno la reggenza con il termine di προσταταs (prostàtas). L’autore ritiene che non vi sia termine più appropriato per tradurlo di quello di reggenza, anche alla luce del significato stesso della parola prostàtas: stare sopra.
L’origine storica dell’istituto, sicuramente sta nella figura dell’ἄρχων βασιλεύς (àrkon Basileus, o soltanto βασιλεύς -Basileus), che viene tradotto spesso e volentieri Re, dimenticandosi che in origine il termine non stava ad indicare alcuna figura assimilabile al concetto in questione. Invero, l’origine del termine è umile e nasce sicuramente dal tipo di conduzione della famiglia.

Foto: garynevillegasm.com


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