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Inizia domani la 2ª edizione del Life Beyond Life Film Festival


Edil Merici

Dall’Ufficio Stampa Life Beyond Life Film Festival

Saranno 5 lungometraggi, 6 documentari, 13 cortometraggi e 10 doc shorts a concorrere per gli allori della seconda edizione del Life Beyond Life Film Festival, proposto dall’Università Popolare ArtInMovimento e dall’Associazione Culturale SystemOut, in sinergia con l’Afterlife Research and Education Institute e col Religion Today Film Festival. Collegato con i convegni internazionali Andare Oltre. Uniti nella Luce e Oltre l’Oltre, il LBLFF si focalizza sui temi escatologici per lo più legati alla vita oltre la vita, e ha accolto prodotti cinematografici, provenienti da tutto il mondo, che trattano l’evento morte, il concetto di destino e le esperienze di medium, channeler e ricercatori spirituali. Gli oltre duecentocinquanta film, giunti attraverso la piattaforma Filmfreeway, sono stati analizzati in due battute da una commissione giudicatrice formata da sei membri: da questa opera minuziosa è emersa la line up che quest’anno prevede meno del 14% degli arrivi.
Oltre all’incremento del 25,8% degli arrivi, questa edizione si caratterizza per quattro sezioni con altrettante giurie internazionali. Inoltre, la proposta di visione sarà mista: una selezione occuperà, per due giorni, il 10 e l’11 aprile l’Ambrosio Cinecafè di Torino e tutta la line up del Festival sarà fruibile, per oltre due settimane, on demand su un canale Vimeo raggiungibile cliccando qui e accedendo con la password LBLFF2022 per raggiungere anche chi è lontano, impossibilitato a raggiungere la sala ma comunque interessato a questi temi.

La madrina del Festival

Tra le novità di questa seconda edizione vi è la presenza di una madrina. La scelta dello staff organizzativo per ricoprire questo ruolo è ricaduta su Manuela Pompas. Giornalista, scrittrice, ipnologa, è considerata un’importante divulgatrice nel campo della medicina olistica, la ricerca psichica, la psicoterapia transpersonale. Ha scritto numerosi libri su questi argomenti: i più importanti sono Siamo tutti sensitivi, Reincarnazione, una vita un destino, Storie di reincarnazione, Oltre la vita oltre la morte, I sogni dell’anima. La sua ricerca cardine riguarda la reincarnazione attraverso l’ipnosi regressiva. Conduce gruppi sulla reincarnazione e sullo sviluppo delle facoltà psichiche. Spesso ospite nei convegni come relatrice sulle tematiche che riguardano la sopravvivenza, è stata spesso in radio e in Tv e ha condotto anche trasmissioni in una Tv privata.
Un personaggio sicuramente in linea con la mission del festival.
«Trovo molto interessante questa iniziativa, unicum forse mondiale e innovativa soprattutto per l’Italia dove, a differenza degli Stati Uniti e del Sud America, certi temi che aiuterebbero il risveglio psichico e spirituale e l’aiuto ad affrontare la vita con più forza e consapevolezza sono trattati con timore, in particolare dai produttori” conclude Manuela Pompas.

Il programma

La versione liveinizierà alle 15:00 di domani, domenica 10 aprile e, dopo il benvenuto del direttore artistico Annunziato Gentiluomo e della madrina Manuela Pompas, sarà la volta del documentario americano The Kybalion di Ronni Thomas. Seguirà, dalle 16:40, uno slot di cinque cortometraggi: l’iraniano Dream di Majid Sabri, lo svizzero The beyond di Daniel Maurer, l’olandese Mirage di Sil van der Woerd, lo spagnolo The afterbirth di Ignacio Rodó e Blanca Bonet, e l’inglese Guide me home di Stefan Georgiou. Alle 17:35 la medium torinese Linda Macaluso offrirà ai presenti una dimostrazione di medianità pubblica.
Alle 18:10 sarà proiettato l’italiano Histoire d’una larme di Giovanni Coda, seguito dal Q&A col compositore Cosimo Morleo.
Alle 19:45 sarà la volta del cortometraggio italiano Bardo di Alessandro Di Maio, alla fine del quale ci sarà il Q&A col regista.
Seguiranno, alle 20:20 il lungometraggio l’indiano Barah by Barah, opera prima del regista emergente Gaurav Madan, e alle 22:25 il documentario americano Rinaldi – Instrumental Transcommunication To The Other Side di Robert William Lyon.
La seconda giornata, lunedì 11 aprile, inizierà alle15:15 col documentario brasiliano Samhadi Road di Ahimsa Brothers, Julio Hey e Daniel Hey, a cui seguirà, dalle 16:45, un blocco di otto cortometraggi: l’olandese What remains di Frank van Osch, il canadese Rockin’ the Coffin di Cailleah Scott-Grimes, l’olandese Snorrie di Victoria Warmerdam, il greco Reflections di Fotis Skourletis, il singaporiano Rose di Derrick Lui, i francesi The lake di Nyima Cartier e Brave di Wilmarc Vale l’italiano Il limite di Edmondo Riccardo Annoni, dopo la visione del quale ci sarà il Q&A col regista e col produttore Pietro Cestari.Alle 19:30 sarà la volta del documentario italiano Boramey – Ghosts in the Factory di Tommaso Facchin e Ivan Franceschini, a cui seguiranno, dalle 20.40 i doc shorts italiani Supper for the Dead Souls di Ignazio Figus e Zenerù, alla fine del quale ci sarà il Q&A col regista Andrea Grasselli.
Alle 21:55 sarà proiettato il cortometraggio inglese Dancing with Dharma di Sukanya-Devika K Jhalam seguito dal documentario olandese Doctor Kees di Jesse van Venrooij.
Subito dopo, intorno alle 23:20, ci sarà la proclamazione dei vincitori.
In sintesi, dunque, presso l’Ambrosio Cinecafé, in due giorni, vi saranno quattro Q&A, 24 film e una sperimentazione di medianità pubblica.
Accanto a questi film, la line up prevede come Cortometraggi di finzione Ripples (Australia) di Vicky Wanless, Beyond Belief (UK) di Stephanie Siadatan, Waseem Mirza, Scott Samain, diretto da Haider Zafar, e Buio e luce (Italia) di Alessia Ambrosini.Inoltre, ci sono altri due Doc Shorts: Médiums (Francia) di Camille Authouart e Léa Troulard e Mexico (Polonia) di Malgorzata Szyszka.
Sono stati selezionati anche il documentario americanoAgainst The Tide di Iain Morris e quello franceseBeyond the grave unforgotten voices di Ericka Boussarhane; e il lungometraggio del Kyrgystan The Road to Eden di Bakyt Mukul e Dastan Zhapar Uulu, quello sloveno Man with shadow di Ema Kugler e quello americano Transubstantiation di Cody Knotts.

Il Festival on demand

Al pari di quella live, la versione on demand della seconda edizione del LBLFF prevede una selezione differente di 24 film suddivisi per categoria.
I lungometraggi sono The Road to Eden (Kyrgystan) di Bakyt Mukul e Dastan Zhapar Uulu, Man with shadow (Slovenia) di Ema Kugler, Transubstantiation (USA) di Cody Knotts.
I documentari sono: The Kybalion (USA) di Ronni Thomas, Samadhi Road (Brasile)di Ahimsa Brothers, Julio Hey, Daniel Hey, Rinaldi (USA) di Robert William Lyon, Boramey – Ghosts in the Factory (Italia) di Tommaso Facchin e Ivan Franceschin, Doctor Kees – In Search of Willy’s Will (Olanda) di Jesse van Venrooij, Against The Tide (USA) di Iain Morris.
I cortometraggi di finzione sono Dream (Iran) di Majid Sabri, Beyond Belief (UK) di Haider Zafar, The afterbirth (Spagna) di Ignacio Rodó e Blanca Bonet, Guide me home (UK) di Stefan Georgiou, Dancing with Dharma (UK) di Sukanya-Devika Jhala, Bardo (Italia) di Alessandro Di Maio, Rose (Singapore)di Derrick Lui, Reflections (Grecia) di Fotis Skourletis, Buio e luce (Italia) di Alessia Ambrosini.
I doc shorts sono: The limit (Italia) di Edmondo Riccardo Annoni, Mexico awaiting for the souls of the dead (Polonia) di Malgorzata Szyszka, The beyond (Svizzera) di Daniel Maurer, Rockin’ the coffin (Canada) di Cailleah Scott-Grimes, La cena delle anime (Italia) di Ignazio Figus e Zenerù (Italia) di Andrea Grasselli.
Tutti saranno disponibili per l’intero periodo di sedici giorni, solo Buio e Luce avrà una proiezione evento on demand nella giornata di domani.

La composizione delle giurie

La Giuria Lungometraggi, presieduta da Alberto Olivero, doppiatore e ricercatore spirituale, è composta Riccardo Cristiani, ricercatore, editore, traduttore indipendente e critico cinematografico; da Simone Semprini, ricercatore in Software Engineering, programmer per il Religion Today Film Festival e giurato in diversi festival internazionali del cinema; Eduardo Ricciardelli, autore teatrale, attore e aiuto regista; Silvia Morigi, attrice e produttrice; Regina Amaro Zanella, traduttrice, medium, referente dello Spiritismo in Italia e del doppiaggio del famoso Nosso Lar diretto da Wagner de Assis; Roberto Valente, critico cinematografico; dal compositore di colonne sonore per film Simone Cilio; e da Jurgen Ziewe, pubblicitario, pittore/scenografo.
La Giuria Documentari, presieduta da Johan Nepomuk Maier, ricercatore spirituale, conferenziere e video-maker, prevede la presenza della documentarista e autrice Laura Cini; Nicolas Gauthier, regista e documentarista; Marco Guglielmi, ricercatore in Religione e diritti umani, presso il Centro di Scienze Religiose della Fondazione Bruno Kessler e membro del comitato di selezione di Religion Today Film Festival; Gianfranco Speranza, sceneggiatore e regista di film per ragazzi e fotografo professionista; Leonardo Zullo, videomaker e studioso di cinema; Pierluca Zizzi, architetto, docente di arti interattive ed esperto di geometria sacra.
La Giuria Cortometraggi, presieduta da Craig Hogan, autore e Presidente dell’AREI, e formata inoltre da Olha Vozna, aiuto regista, montatrice e aiuto alla produzione per Aurora Vision, e coordinatrice al Religion Today Film Festival; Lucio Toma, autore di corti, documentari, prodotti di video-arte e video musicali e referente dell’agenzia di distribuzione di cortometraggi Quasicinema; Jean-Luc Servino, videomaker e regista; Guglielmo Francavilla, fonico, Sound Designer e cofondatore di Isophonic Studio; Evelyn Meuren, ingegnere-architetto, traduttrice, operatore olistico e referente AREI Europe; Eleonora Tosco, filologa, amante della settima arte e membro del Network Nazionale dei professionisti della Comunicazione e del Marketing Sociale, dell’EuroHealthNet communication network e dell’International Health Literacy Association, figlia di Rosafranca Castagno a cui è stata dedicata la scorsa edizione del festival; Manuela Romeo, anestesista e agopuntrice, studiosa di olismo; Emanuele Borini, pianista laureato in Scienze della Comunicazione e appassionato di cinema.
La Giuria dei Doc Shorts, presieduta da Mario Guerra, fotografo, artista, professionista e docente, conta sulla presenza del designer Leonardo Moiso, fondatore di OrtometraggiFilmFestival; Isabella Gatti, event manager in ambito culturale e artistico e collaboratrice del Religion Today Film Festival; Giacomo Tinti, critico cinematografico; Daniele Cipriani, ricercatore del paranormale; Claudine Marquet, docente e traduttrice; Fabrizio Salvati, ingegnere appassionato di cinema.
Accanto alle quattro giurie tecniche, ce ne saranno altre due. La prima è una Giuria di giovani, composta da Alyson Daley, Emma Baucom, Joanna Parol, Karli Simpson e Josh Tenner, studenti americani del programma University Studies Abroad Consortium di Torino, che valuterà i cortometraggi e i doc shorts scegliendo il proprio Miglior Cortometraggio e il proprio Miglior Doc Short.
La seconda, battezzata Giuria 11.0, è formata da ragazzi di età non superiore agli undici anni e decreterà, tra i film inferiori ai 60 minuti, il proprio Migliore Corto.
Assegneranno, infine, il Premio come Migliore Colonna Sonora Carmelo Spoto, musicista, pianista pluripremiato a livello internazionale; Vixia Maggini, musicologa, docente di musica ed esperta del Metodo Gordon; André Ruiz Luiz, pianista e medium, referente della Comunità Spiritista Brasiliana.

Le considerazioni degli organizzatori

«La qualità, rispetto allo scorso anno, è realmente cresciuta. Alla fine sono 34 i film in concorso per questa seconda edizione. Sono tutti film caratterizzati da una forte intensità spirituale, capaci realmente di indurre significative riflessioni. Meravigliosa l’idea del direttore artistico di inserire altre due giurie speciali rispetto allo scorso anno: quella dei giovani studenti americani USAC e quella degli under 11. Ritengo sia un modo brillante per includere in una tematica così importante i giovani rendendoli protagonisti e responsabilizzandoli in un ruolo cruciale per un festival di respiro internazionale» afferma Lucio Toma, membro del comitato di selezione, coordinatore della programmazione e della giuria cortometraggi.

«Felici di iniziare a mettere piede in sala col nostro festival, un unicum al mondo. Vorremmo che si trasformasse in un momento di incontro tra autori e tra questi e un pubblico in ricerca. Quattro giurie professionali composte da membri provenienti da ambiti cinematografici, dal paranormale e dal mondo dell’arte e della comunicazione. Anime radiose che si sono messe in gioco per decretare i migliori prodotti tra i trentaquattro scelti dal comitato di selezione» precisa Matteo Valier, l’Operations Manager dell’evento internazionale.

«Pensando al gennaio 2021, quando Annunziato Gentiluomo mi propose di fondare il LBL, mi sembra sia passata un’eternità per come questa realtà si è trasformata. Tanti nuovi arrivi, tanti prodotti di qualità che nascondono la volontà di indurre riflessioni e rispondere agli interrogativi esistenziali che accompagnano da sempre l’uomo. Desideriamo crescere anche perché il team che si è venuto quasi spontaneamente a formare intorno al festival sta veramente funzionando. Anche quest’anno, poi, è stato meraviglioso vedere come tutti i giurati che abbiamo contattato abbiano risposto prontamente e positivamente a prendere parte al LBLFF. Ho coinvolto io stesso per le quattro sezioni giurati che provengono dal Religion Today Film Festival, di cui sono direttore, aspetto che evidenzia la sinergia tra i due festival» precisa Andrea Morghen, Direttore della Programmazione del Festival.

«Stiamo crescendo e il nostro obiettivo è continuare a farlo sfidando le logiche personalistiche e nutrendo il gruppo di lavoro in cui ciascun membro ha il medesimo potere decisionale degli altri. Stiamo portando avanti una gestione pienamente democratica e partecipata che, se da una parte può rallentare un po’ i lavori, dall’altra permette a tutti di sentirsi parte del progetto e risulta premiante nel lungo periodo. Crediamo nella rilevanza sociale di questo festival e nel suo essere capace di fare divulgazione sulle tematiche inerenti al paranormale e affini. Siamo nove amici ( Andrea Morghen, Matteo Valier, Lucio Toma, Evelyn Meuren, Roberto Valente, Fabrizio Salvati, Samuele Maritan, Stefano Semeria e io) che ritengono che il cinema sia un canale perfetto per parlare dei temi legati all’Oltre per la sua capacità immersiva e per il potere delle immagini in movimento. Inoltre c’è un’importante tradizione che lega la settima arte al mondo della vita oltre la vita. Basti ricordare Nosso Lar, Il sesto senso, The others, Al di là dei sogni, Hereafter, Ghost, La sposa cadavere, Charlie – Anche i cani vanno in paradiso, Coco, Soul e tanti altri. Ne stiamo raccogliendo tanti altri inediti che difficilmente si potranno vedere se non attraverso eventi festivalieri come il nostro. A voi non rimane altro che venire a conoscerci e a gustarvi la nostra proposta. Superare la soglia dei 250 film giunti da tutto il mondo è stato un riconoscimento veramente significativo per il nostro lavoro e soprattutto per il coraggio di aver proposto e autoprodotto un festival con una tematica così di nicchia. Sono arrivati film da tutti i continenti, e oltre il 64% dei selezionati sono europei, in particolare italiani, olandesi, francesi e inglesi. Quello che ci auguriamo è che la città di Torino, da sempre legata al cinema, risponda a questa proposta così innovativa e singolare, un unicum a livello internazionale. Siamo molto soddisfatti della selezione disponibile on demand. Manteniamo in essere anche questa versione giacché desideriamo arrivare al pubblico più ampio possibile e non limitarci alla Città Metropolitana di Torino. Non tutti ci hanno concesso di offrire il proprio prodotto online ed è per questo che mi sento di ringraziare chi invece l’ha fatto andando al di là di questioni, tutte comprensibili, di natura produttiva. Il LBLFF si sta profilando come qualcosa di veramente originale. L’energia luminosa che vibra tra noi dello staff si sta espandendo con chi sta entrando in contatto con questa nuova realtà. Le Giurie si confronteranno con una selezione assolutamente pregevole. Quest’anno ci sono prodotti di notevole qualità e abbiamo voluto dare maggiore risonanza ai doc shorts a cui è stata dedicata un’intera sezione. Sono felice che ci sia una quinta giuria formata da giovanissimi studenti del programma USAC Torino e la sesta dei piccoli. Sono loro le leve da contagiare con motivazione e passione. Desidero, infine, segnalare che questa seconda edizione sarà dedicata a Ruggero Toma e a Ruth Meuren, rispettivamente padre di Lucio Toma e madre di Evelyn Meuren, entrambi componenti dello staff del festival» afferma Annunziato Gentiluomo, ideatore, cofondatore e direttore artistico del LBLFF.

L’evento è patrocinato dalla Bimed – Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo, dalle Associazioni Sportive Italiane Settore Arti Olistiche e Orientali e dalla Fondazione per la Salutogenesi Onlus, e vanta tra i suoi partners culturali l’Associazione Ghost Hunters, la Casa di Distribuzione Quasi Cinema, il Filmmaker Day, il Collateral 102 e il Koqix.
I media-partners sono ArtInMovimento Magazine con la sua webradio, il Giornale dei Misteri, Tv Alvorada Espirita, K1 Digital, Arte Settima, CameraLook, Cinema4Stelle, 1977 Magazine, Fotogrammi, Piemonte Che Cambia, ArtApp, Métis, Mondo Nuovo News, mentre ArtInMovimento Ufficio Stampa cura la relazione con i media.
Si invita chi riuscirà a raggiungere l’Ambrosio Cinecafè a prenotare il posto cliccando qui e arrivare almeno quindici minuti prima della proiezione alla quale si è interessati.
Per chi volesse sostenere liberamente il LBLFF può fare una donazione cliccando qui.

Foto di copertina: chesssifa.altervista.org

Redazione

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