Di Massimo Pedullà
Che nasce, tra gli uomini,
nei luoghi, e poi diventa grande,
incontrollabile, nelle nazioni
e nel mondo.
Lotte fra popoli, miseri e poveri,
genti come enormi rocce a pezzi
taglienti,
divisi e cadenti.
Uomini, che non hanno più il coraggio di posare lo sguardo
su quella mezzaluna bianca,
volta a ponente,
o di udire l’abbaiare dei cani
al calar della sera
e lo scroscio del fiume corrente.
Uomini
bisognosi di modificarsi
e modificare
distruggere e annientare,
Per poi, solo quasi morti,
in quell’atto finale,
con la faccia tra le mani,
trovare un nuovo modo
per poter ricominciare.
Foto: unistrapg.it