La (re)invenzione della pizza secondo Giorgio Montanari e Marianna Salerno
Pizza Story è un testo spensierato, costruito in rima, che immagina una nascita eroica e fantasiosa della celebre pietanza della nostra cucina. È stato scritto anni fa da un bimbo che, diventato adulto, ha voluto regalarlo ai bambini di oggi.
L’autore è Giorgio Montanari, che si è avvalso della bravissima Marianna Salerno per dar vita alle originali illustrazioni che corredano il volume. Le enciclopedie scrivono che la pizza Margherita nacque a Napoli nell’estate 1889 grazie a Don Raffaele Esposito e a sua moglie Rosa Brandi. La fantasia di Giorgio Montanari e Marianna Salerno, invece, immagina una versione più bizzarra e ingegnosa della nascita del piatto italiano più famoso al mondo. Al lettore viene offerta l’opportunità di scegliere la variante che preferisce. L’autore dedica il suo progetto editoriale al bambino che è dentro ognuno di noi. A pagina 8 tutto ha inizio con “Tanto tempo fa (proprio quando non si sa) c’era in Argentina un re che regnava a Santa Fe”. Il Re manda un suo fidato collaboratore, Renato, in Italia, e questi scopre un piatto prelibato che sottopone al suo signore al rientro dal viaggio. A distanza di tempo, però, il Re vuole qualcosa di diverso, perché di quel gusto si e’ proprio stufato. Cosi interpella nuovamente Renato che, a sua volta contatta vari personaggi: Gino Peperone, Antonio Gamberone, Giambattista Salamino, e Giovanni Pecorino. Il tutto alla ricerca del sapore perfetto. Questa è una storia d’amore senza eguali per la pizza. Le ultime due pagine sono state predisposte per poter decorare ognuno in libertà la propria pietanza. Non mancano ovviamente i ringraziamenti e le biografie degli autori e la postfazione a cura di Franca Tragni.
Se dico “pizza”, qual è il vostro primo pensiero?
Allegria, divertimento, buoni sapori: secondo me la pizza (oltre a essere ambasciatrice della cultura culinaria nazionale all’estero) rappresenta anche il momento di festa per eccellenza. In questo volume si intende dare una rilettura fantasiosa della sua invenzione. L’introduzione è a cura del collettivo artistico Casa Surace e vi si legge che “Unire la poesia alla pizza è come chiedere a nonna di preparare il sugo con la carne alla domenica. Viene bene per forza!”. Il libro vanta anche di alcuni contenuti extra a cura di Rossana Rumi e Franco Montanari, che ci presentano, sempre in rima, alcuni ingredienti come il peperone e il gamberone. Piace perché parla di cucina, di cose buone, in modo semplice e divertente. Fa venire voglia di gustare una bella pizza croccante! Si tratta di uno scritto unico nel suo genere che coniuga l’amore per il cibo alla scrittura.