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Costume e Società

PD Calabria: i debiti della Regione, il report di Banca d’Italia e la riunione del gruppo regionale

Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha commentato le considerazioni della Corte dei Conti e della Banca d’Italia sulla forza economico-sociale della Regione Calabria e si è riunito per discutere i temi da presentare in Consiglio.

SoRICAal e Consorzi: “Una mole dei debiti incombe sulla Regione”

“Liquefazione Società Risorse Idriche Calabresi con un gioco di prestigio contabile e autogenerazione di un Consorzio unico di bonifica per legge, annullando tutti gli altri. Eravamo stati facili profeti a rilevare le criticità delle operazioni portate avanti dalla giunta regionale. Adesso l’operato della Regione, in entrambi i casi fortemente anomalo, è stato certificato anche dalla Procura della Corte dei Conti.”
Così, in una nota, il gruppo del PD in Consiglio regionale, che invita stemperare i toni trionfalistici del centrodestra che continua a non vedere i gravi problemi che affliggono la Calabria.
“Per quanto riguarda SoRICal – proseguono i consiglieri dem – è evidente che non tornano svariate decine di milioni di €. Per l’esattezza, come sostiene la Corte dei Conti, sussiste un disallineamento contabile di più di 45.000.000 relativamente ai crediti della Regione nei confronti di questa società, poi scomparsa di scena come per magia. Che ne è di questi debiti, quindi anche in considerazione delle esposizioni che SoRICal aveva anche nei confronti di Istituti di credito? Come verranno pagati?”
“Ancora più complesso, poi, il quadro che emerge dalla relazione della Corte dei Conti per quanto riguarda il Consorzio unico di bonifica – sostengono i dem. – I magistrati contabili rilevano come assolutamente discutibile e non privo di rischi l’azzardo con cui ha proceduto la Regione. Come si può non considerare, ad esempio, che i Consorzi di bonifica sono soggetti delegati per legge al funzionamento di servizi strategici per l’economia regionale? Secondo la Regione i debiti accumulati fin qui, circa 40.000.000, dovrebbero onorarli i vecchi e ormai dissolti Consorzi di bonifica. Solo così, nell’intento della riforma della Cittadella, può nascere ed è nato il Consorzio unico di bonifica. Al fuoco i vecchi debiti e si riparte con un’unica e nuova società. Ma sarà mai possibile portare avanti una siffatta e spregiudicata operazione? Chi pagherà mai i 40.000.000 di debiti dei vecchi Consorzi? Certamente prima o poi, di diritto o di rovescio finiranno sul conto della Regione. Così come i debiti SoRICal. Riformare il sistema è sempre un bene per i calabresi. Onorare i debiti lo sarebbe ancora di più. Se a questo quadro – conclude il gruppo del PD – si aggiungono i rilievi della Corte dei Conti in materia di sanità e i rischi evidenziati se si dovesse davvero attuare la proposta di autonomia differenziata voluta dal governo nazionale, c’è poco da stare allegri. E la maggioranza di centrodestra farebbe meglio a mettersi al lavoro per superare le criticità piuttosto che festeggiare sulla stampa.”

«Inquieta il report di Banca d’Italia sull’economia calabrese»

«I dati illustrati dal direttore Marcello Malamisura di Banca d’Italia sull’economia della Calabria regala un’istantanea per nulla incoraggiante che dovrebbe interrogare fortemente il governo di centrodestra. Specialmente dopo la relazione della Corte dei Conti che ha messo in rilevo criticità consistenti nella gestione dei conti pubblici».
A sostenerlo è il capogruppo del PD in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua che prosegue: «Secondo Banca d’Italia in Calabria frena la crescita, la disoccupazione aumenta e il turismo non è riuscito a ritornare neanche ai livelli, già insufficienti, che si registravano nel periodo pre Covid-19. Neanche sull’investimento delle risorse contenute all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si registrano particolari avanzamenti e, anzi, i ritardi non vengono in alcun modo recuperati. Dopo due anni di legislatura, seguiti a una precedente amministrazione di centrodestra, sarebbe opportuno che il governo regionale in carica si assumesse le proprie responsabilità provando a cambiare marcia per risalire la china.»
«Servirebbe mettere mano subito a un piano straordinario per il lavoro, che proprio nel comparto del turismo potrebbe avere un ampio bacino da sfruttare, ponendo con forza sul tavolo del governo nazionale la vertenza Calabria che il governatore ha ormai completamente perso di vista. Come gruppo del PD siamo disponibili, fin da oggi, ad avviare una discussione sul tema coinvolgendo le rappresentanze sindacali, del mondo del lavoro e dell’Università per fare in modo che si possa arrivare a investimenti concreti per la nostra Regione. Occorre intervenire in fretta producendo il massimo sforzo idoneo a bloccare il progetto di autonomia differenziata che ha in mente la Lega. Una proposta che, per come rilevato dalla Corte dei Conti, aumenterebbe i divari fra il Nord e il Sud del Paese relegando definitivamente ai margini la nostra Regione.»

Cambiamenti climatici e autonomia differenziata al centro della riunione del PD

Si è riunito a Lamezia il gruppo del PD in Consiglio regionale per discutere dei temi di stringente attualità, a partire dall’esame dei punti all’ordine del giorno della prossima riunione della massima assemblea elettiva calabrese.Particolare attenzione è stata dedicata al tema dei cambiamenti climatici e al dissesto idrogeologico sul quale il gruppo aveva chiesto una pronta discussione in Consiglio dopo gli ultimi tragici eventi che si sono registrati in Emilia Romagna e in Toscana. Richiesta che è stata subito accolta dal presidente Roberto Occhiuto e del Consiglio Filippo Mancuso.
La prevenzione e la cura del territorio devono costituire un’assoluta priorità per la politica calabrese e proprio per dare un immediato e concreto segnale i consiglieri dem hanno depositato una specifica proposta di legge che metteremo a disposizione del consiglio per farla diventare patrimonio comune. La normativa prevede l’istituzione dell’Osservatorio regionale sui cambiamenti climatici. L’obiettivo principale dell’Osservatorio, che sarà realizzato senza costi aggiuntivi sfruttando risorse umane e competenze già in forza alla Regione, è quello di fornire alla politica e alle Comunità un quadro di indirizzo regionale per l’implementazione di azioni finalizzate a ridurre al minimo i rischi derivanti dai cambiamenti climatici. Altro obiettivo che si pone di raggiungere l’Osservatorio è quello di analizzare le vulnerabilità e proporre misure di adattamento per i singoli settori, definendo il crono-programma degli interventi e verificando lo stato di avanzamento e l’efficacia degli stessi.
Nel corso della medesima riunione il gruppo del PD ha affrontato la questione relativa all’autonomia differenziata che, per come formulata dal ministro Roberto Calderoli, rischia di spaccare in due il Paese e di relegare ai margini le Regioni più deboli. Siamo fortemente preoccupati della forte accelerazione impressa al Senato e, per tali ragioni, nei prossimi giorni avvieremo una serie di iniziative calendarizzando incontri con gli altri gruppi di palazzo Campanella per studiare ogni iniziativa utile a bloccare l’autonomia e, in ogni caso, per rendere fondamentale il Consiglio regionale della Calabria.
“In tal senso – specificano i consiglieri dem – sarebbe opportuno che il governatore Occhiuto chiarisse definitivamente la propria posizione sul tema. Se davvero il presidente ritiene che sui Livelli Essenziali di Prestazione si giochi una partita fondamentale per il futuro della Regione, venga in Consiglio e chieda all’intera Assise di diventare protagonista supportando e sostenendo ogni iniziativa a difesa della Regione. Noi ci siamo e ci saremo sempre nel sostenere una battaglia contro questa sciagurata riforma. Chiediamo, però, al presidente Occhiuto di passare dalla parole ai fatti producendo atti formali e sostanziali in difesa di diritti fondamentali dei cittadini, a partire dal diritto alla salute e da quello all’istruzione.»

GRF

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