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Costume e Società

Le rinnovabili: gioie e dolori

Edil Merici

Dall’Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita

Si è svolto a Locri sabato 24, nel salone del Centro Pastorale di via Caprera, l’incontro organizzato da questo Osservatorio, dalla Pastorale Sociale del Lavoro, da Italia Nostra e dal Comitato Ambiente Salute e Beni Comuni. La partecipazione è stata veramente notevole, quasi esauriti i posti a sedere anche se molti erano in piedi (la sala ha una capienza di circa 340 posti). La prima parte è stata imperniata sull’ambiente e l’importanza della biodiversità per la vita umana, animale e vegetale. La trattazione è stata affidata a Giuseppe Bombino docente Università di Reggio Calabria, già Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, che ha reso possibile l’inserimento del parco nella rete dei Geoparchi dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Ha spiegato l’interazione tra soggetti esistenti nell’ambiente e come la ricchezza di biodiversità possa anche essere un fattore di difesa nei confronti di virus e batteri. In seconda battuta è anche intervenuto per stigmatizzare quanto è avvenuto nell’estate del 2021 con gli incendi, ma lo ha fatto anche per quel che riguarda l’impianto eolico dei Piani di Lopa in territorio di Bagaladi e quello di Saline in territorio di Montebello. Fare programmazione e prevenzione per mantenere e aumentare i livelli di biodiversità che sono necessari per vivere bene la raccomandazione di. Bombino alla classe politica regionale.
La seconda parte, affidata a Ferdinando Laghi, medico e vicepresidente dell’Istituto di Studi e Documentazione sull’Europa comunitaria e l’Europa orientale Italia Medici per l’Ambiente. Ha preliminarmente trattato le conseguenze dell’inquinamento, citando dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che stima in 7.000.000 l’anno le morti premature nel mondo. Ha trattato in maniera esaustiva il tema delle rinnovabili, la loro utilità ma anche i problemi legati alla gestione del territorio che deve subire l’impatto sia dei grandi impianti fotovoltaici sia degli impianti eolici. Dopo aver messo in chiaro le criticità derivanti da tali impianti ha anche messo in luce i possibili danni, oltre che ambientali, sulla salute dell’uomo e degli animali, come rumore e onde elettromagnetiche. Particolare attenzione è stata posta sulla necessità di risparmiare energia piuttosto che produrne di più. La Calabria, infatti, produce il triplo dell’energia consumata ma molta viene sprecata con l’uso eccessivo di apparecchi per il riscaldamento e il condizionamento dell’aria. Ha indicato i possibili rimedi con Informazione corretta e partecipazione democratica alle scelte energetiche, utilizzo ragionato delle risorse e adeguata programmazione, efficienza energetica, innovazione e ricerca scientifica, modifica degli stili di vita.
Lo spazio per gli interventi ha dato la possibilità di ascoltare alcune richieste di chiarimenti ed alcune proposte venute da esponenti del mondo ambientalista con il lancio di un appello al presidente e consiglio regionale a rivedere l’impostazione del Piano Regionale Integrato energia e clima evitando di destinarci a zona di sacrificio, cioè di produzione per altri pagando i costi senza benefici. Si chiede, inoltre, il depotenziamento delle norme applicative originarie della legge Quadro regionale paesaggistica, accoppiata alla logica dell’emergenza. Vengono indicate come auspicabili solo le rinnovabili prodotte dalle comunità energetiche come strumento per una produzione locale differenziata, distribuita, integrata, che avrebbe l’effetto di abbassare i costi e stimolare la solidarietà tra le diverse fasce sociali.

Redazione

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