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Bivongi: cinque interventi ridaranno armonia e prestigio al borgo

Bivongi si è classificato al 67º posto nella graduatoria dei comuni calabresi ammessi al finanziamento previsto dall’avviso pubblico della Regione Calabria destinato alla valorizzazione dei borghi con un punteggio di 40,60 e ottenendo un importo di 1.400.000 Euro.
La proposta progettuale, denominata Bivongi Exhibit, prevede la realizzazione di cinque interventi mirati e strettamente connessi, in modo da rivitalizzare il contesto socio-economico attraverso la valorizzazione dei beni culturali presenti nel borgo e la predisposizione di servizi innovativi (i cui scopi sono stati spiegati dall’ex vicesindaco nell’articolo che potete trovare cliccando qui).
Il primo intervento riguarda l’ampliamento e la ristrutturazione di un edificio già esistente e funzionante che si impegnerà a mantenere la stessa destinazione d’uso: il Centro Enologico. Si tratta di un immobile di proprietà comunale, situato all’ingresso del paese e all’interno del quale sono stati in passato organizzati corsi professionali concernenti l’attività vitivinicola in collaborazione con esperti del settore. Lo spazio e le attrezzature attualmente disponibili non consentono di avviare le attività necessarie alla sua piena valorizzazione e fruibilità, ma grazie al finanziamento stanziato dalla Regione Calabria, i lavori del Centro Enologico saranno completati e l’arte del vino contribuirà concretamente al raggiungimento di risultati straordinari.
Il secondo intervento riguarda la ristrutturazione e l’arredo del cosiddetto Museo espositivo dell’olio (ex frantoio con macine e impianto produttivo tradizionale). Attualmente l’edificio viene aperto sporadicamente, in quanto alcuni dei locali che ne fanno parte richiedono importanti interventi in termini di restauro.
Il terzo intervento si pone come obiettivo la ristrutturazione del Centro Ricreativo socio-culturale per anziani e del Laboratorio storico-culturale, in modo da dare vita a un laboratorio di artigianato diffuso e riproporre gli antichi mestieri: l’arte del telaio, la bachicoltura, il ricamo e la lavorazione del legno.
Il quarto intervento concerne la predisposizione di una piattaforma multimediale all’interno di una struttura di proprietà comunale, sita in una delle piazze più antiche del paese: la cosiddetta Reception – Info Point. Essa funge da strumento di prima accoglienza di studiosi e turisti che giungeranno nel borgo per farsi spettatori del patrimonio enciclopedico di cui Bivongi gode. Al suo interno si potrà prendere visione, attraverso il sistema di Realtà Aumentata, di tutti gli itinerari presenti sul territorio, collegarsi alla piattaforma multimediale per scoprire i servizi offerti, acquistare biglietti di ingresso a musei e beni culturali, prenotare un servizio di degustazione tipica, una visita guidata o un semplice pernottamento. Un intervento che, usufruendo di strumenti tecnologici e innovativi, consentirà di avviare e sviluppare il processo di valorizzazione del borgo, indispensabile per mantenerlo in vita attraverso la creazione di nuovi posti occupazionali e che migliorino la qualità di vita dei suoi residenti e le prospettive di giovani e anziani.
Il quinto e ultimo intervento rappresenta, forse, quello più rilevante, in quanto si propone di realizzare un restyling completo del borgo secondo una visione nuova ed efficace. Verrà introdotto, sul modello di Poitiers, borgo medievale della Francia occidentale, l’impianto di filodiffusione, che contribuirà ad allietare e a rendere ancora più magico e suggestivo il tour dei visitatori attraverso l’emanazione dei suoni della tradizione e del folklore bivongese.
Dal punto di vista architettonico, verranno abbattute tutte le barriere per migliorare l’accessibilità al borgo e installate appropriate ringhiere nei punti più ripidi dei percorsi. Si provvederà, ancora, al potenziamento dell’elemento estetico del paese con la predisposizione di fioriere e sedute adeguate, da situare nelle piazze principali del paese. Tutto questo per dare armonia e prestigio alle peculiarità di Bivongi, che meritano di essere promosse e conosciute.

Foto: residenceilfaro.it

Caterina Sorgiovanni

Nata a Locri nel non molto lontano 1993, è iscritta al Corso di Laurea in Scienze delle Pubbliche e Private Amministrazioni, ma conserva in un cassetto di cui non ha ancora trovato la chiave un debole per la facoltà di Lettere Classiche. Non si tira indietro dinanzi al confronto verbale ma preferisce scrivere, arte che, leggenda vuole, ha praticato dal primo giorno di vita. Scriveva infatti sulla schiena della madre quando la cullava, lo ha fatto per mettere a tacere i cattivi pensieri, lo fa oggi per Métis. L’armonia e la flessibilità che condivide con le parole le hanno rese le sue più care amiche… a differenza di quanto avvenuto con quegli antipatici dei numeri che si ostinano a racchiudere tutto in schemi.

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