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Attualità

Riapertura delle scuole: il caso Bovalino

Riapre la scuola, “ma fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza” scriveva Manzoni parlando degli onori che solo il tempo e la storia potevano riconoscere alle gesta di un grande eroe. E anche in questo caso, solo il tempo galantuomo potrà dirci se la scelta di riaprire le scuole, ovviamente in particolari contesti in cui il numero dei contagi è stato preoccupante, sarà stata la più saggia. Nei giorni scorsi è stato Bovalino il centro in cui il dibattito in merito alla riapertura delle scuole si è fatto particolarmente acceso. Infatti la ripresa delle lezioni in presenza negli istituti del Comune, avvenuta il 1º febbraio, ha trovato in netto disaccordo diverse forze sociali che non hanno mancato di far sentire le loro voci di dissenso. Mancato monitoraggio sulla diffusione dei contagi a scuola, assenza di una mappa giornaliera con il numero dei tamponi effettuati e dei positivi riscontrati e insufficienti misure di prevenzione sono i punti che accomunano e portano avanti la capogruppo di minoranza di Nuova Calabria, il presidente del Consiglio d’Istituto Comprensivo Statale Mario La Cava di Bovalino e il presidente dell’Associazione Difesa Diversamente Abili. Posizioni di profondo disaccordo con la scelta di riaprire le scuole che, nei giorni, pare abbiano trovato ulteriore conferma e robustezza nella notizia di un’alunna delle scuole primarie risultata positiva già il primo giorno di rientro a scuola, evento che ha reso necessaria la quarantena precauzionale per gli alunni e gli insegnanti della classe.
Come già avevo premesso nel mio primo pezzo per Métis, da giornalista ciò che intendo fare è aiutare i miei lettori a farsi una loro opinione, non condurli verso posizioni già approntate, e ciò può avvenire solo sentendo tutte le parti in causa, ascoltando motivazioni e punti di vista. Per questo, oggi, abbiamo scelto di avere come interlocutori chi ha visto nella ripresa delle lezioni in presenza un gesto imprudente e non adeguatamente ponderato, al quale accostiamo la voce di chi, invece, ritiene che il rientro in classe sia la decisione più giusta.
Abbiamo passato la parola direttamente ai protagonisti, che motivano e argomentano le proprie ragioni in articoli dedicati. Cliccate sui loro nomi per sapere cosa pensano della questione gli esponenti del fronte del no (la capogruppo di Nuova Calabria Alessandra Polimeno, il presidente del Consiglio dell’istituto La Cava Bruno Squillaci, il presidente dell’A.D.D.A. Vito Crea) e come risponde l’Amministrazione Comunale (nella figura del sindaco Vincenzo Maesano.

Foto: radiovenere.net

Anna Laura Tringali

Nata a Milano, ma solo per caso, nel 1989. Bovalinese doc con la passione per la lettura e le scarpe. Si laurea in Scienze della Comunicazione, curriculum editoria e giornalismo, nel 2012, e in metodi e linguaggi del giornalismo nel 2016. Non molto più tardi scopre che ama sì leggere e scrivere, ma che ama far leggere e scrivere gli altri e ne consegue una terza laurea che la fa diventare educatrice socio pedagogica. Dal 2020 è Garante delle persone con disabilità del Comune di Brancaleone. È inquadrata e metodica, stampa tutto in triplice copia. Ama le virgole e i punti e virgola, detesta i punti e la loro dannata pretesa di essere definitivi.

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