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Attualità

Un Natale di frugale serenità

Pensieri, parole, opere… e opinioni


GRF

Con l’arrivo della settimana di Natale mi sono preso la briga di ripercorrere i miei editoriali per cercare di stilare un bilancio dell’anno appena trascorso e ho trovato particolarmente interessante, forse anche in virtù del fatto che me ne ero completamente dimenticato, il primo intervento che avevo pubblicato in questo turbolento 2022, nel quale snocciolavo previsioni e considerazioni che si sono rivelate piuttosto vicine al reale (se non totalmente esatte).
In quell’articolo affermavo che la Giunta regionale guidata da Roberto Occhiuto, all’epoca di fresca nomina, sarebbe stata chiamata a un impegno mastodontico pur di cambiare le sorti della Regione nell’anno particolarmente favorevole dell’arrivo dei fondi europei per il riassestamento economico in seguito alla pandemia. Benché molte siano le cose perfettibili, c’è da ammettere che le iniziative e gli impegni presi dal governo regionale non siano effettivamente mancati e che l’anno ormai alle porte possa essere quello in cui, dopo le attività utili a ricostruire l’immagine della Calabria, la si potrà finalmente vendere al resto del mondo per come merita.
Sempre in quella sede, poi, affermavo che quello ormai agli sgoccioli sarebbe stato un anno decisivo per Siderno, finalmente tornata da avere un’amministrazione democraticamente eletta, così come per Locri, dove l’amministrazione Comunale guidata da Giovanni Calabrese avrebbe invece dovuto perfezionare gli ultimi interventi in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno. In entrambi i casi il lavoro degli enti è stato più che decoroso, con Locri in particolare che ha visto il suo primo cittadino premiato da un imprevedibile ingresso in giunta regionale proprio nelle scorse settimane.
Un po’ più fumoso di quanto auspicassi, invece, l’impegno della nuova giunta comunale di Caulonia dove tuttavia non posso escludere che Francesco Cagliuso e i suoi stiano svolgendo un lavoro sottotraccia che mi auguro possa deflagrare con interventi incisivi già nei prossimi mesi.
Anche sull’importanza di quest’anno per il progetto Locride Capitale Italiana della Cultura 2025 ci avevo giusto: nonostante l’ennesimo rinvio della decisione su quali saranno i centri finalisti, il programma di manifestazioni stilato dal Gruppo di Azione Locale Terre Locridee è apparso solido e convincente, tanto che il nostro territorio ha incassato l’appoggio entusiastico di Regione e Città Metropolitana e resta fieramente in lizza per la conquista del titolo. Incrociamo le dita.
Ampliando il discorso, il 2022 resterà indubbiamente l’anno in cui ci siamo liberati della pandemia (o almeno, delle restrizioni ad essa legate, ancora all’ordine del giorno lo scorso gennaio), dei grandi eventi estivi, della riscoperta della bellezza e del riscatto per tanti centri del nostro comprensorio, ma anche della guerra in Ucraina, della crisi energetica, delle controversie legate alla gestione dei rifiuti, all’ospedale e al cimitero di Locri, delle polemiche della politica e dei problemi legati al mondo della scuola.
Insomma, un anno certamente complicato, ma che ci sta donando la gioia di un Natale magari frugale, ma finalmente sereno e (a livello locale più ancora che a livello nazionale) ci fa guardare con maggiore spensieratezza all’anno che verrà, riuscito in definitiva a mantenere la promessa di un riscatto per raggiungere il quale c’è ancora molta strada da fare, ma il cui percorso è indubbiamente e definitivamente avviato.
Per approfondire meglio ciò che ci aspetta con il 2023 vi dò appuntamento al mio prossimo editoriale, che vi attenderà puntuale il primo lunedì dell’anno. In questa sede non mi resta che augurarvi un sereno Natale e un felice anno nuovo e raccomandarvi di continuare a seguirci, perché io mi prenderò pure una pausa, ma Métis continuerà come sempre a tenervi aggiornati su tutte le ultime notizie dal nostro comprensorio.
Auguri!

Foto: luminalpark.com


Gedac

Jacopo Giuca

Nato a Novara in una buia e tempestosa notte del giugno del 1989, ha trascorso la sua infanzia in Piemonte sentendo di dover fare ritorno al meridione dei suoi avi. Laureatosi in filosofia e comunicazione, ha trovato l’occasione di lasciarsi il nord alle spalle quando ha conosciuto la sua compagna, di Locri, alla volta del quale sono partiti in una altra notte buia e tempestosa, questa volta di novembre, nel 2014. Qui ha declinato la sua preparazione nella carriera giornalistica ed è sempre qui che sogna di trascorrere la vecchiaia scrivendo libri al cospetto del mare.

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